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GIORNATA DELLA BUONA AZIONE«Ecco come aiuto i “miei” bambini in Kenya»

17.05.22 - 06:30
Il primo viaggio in Africa di Elisa risale a quando aveva 17 anni. Poi ha dato tutto per poter portare il suo aiuto
Elisa Beretta
«Ecco come aiuto i “miei” bambini in Kenya»
Il primo viaggio in Africa di Elisa risale a quando aveva 17 anni. Poi ha dato tutto per poter portare il suo aiuto

AVEGNO GORDEVIO - «Ho sempre sognato di fare del volontariato. E quando ho avuto l'occasione di partire per il Kenya, la mia vita è cambiata». Così Elisa Beretta, oggi ventiduenne studentessa in cure infermieristiche a Winterthur, che all'età di diciassette anni ha intrapreso il suo primo viaggio in Africa. Un viaggio che l'ha segnata profondamente e l'ha spinta a impegnarsi in tutto e per tutto per costruire una scuola, come ci racconta in vista della Giornata della buona azione del prossimo 21 maggio.

Quest'estate la scuola prenderà effettivamente forma. Elisa è infatti pronta a partire nuovamente per il Kenya (si tratta della sua quarta trasferta). E durante il suo soggiorno avrà luogo la posa della prima pietra.

L'idea - Il progetto è nato durante il suo primo viaggio. Allora la giovanissima Elisa riscontrò diverse problematiche, tra cui la presenza di molti bambini rimasti orfani a causa del crollo di una diga. Una volta rientrata in Ticino, più precisamente a Gordevio, assieme a un'amica originaria del Kenya - Suor Rose - si è data da fare e ha costituto un'associazione: CIEL Kenya. L'acronimo sta per “Condivisione, Impronta, Educazione, Luce”.

In cerca di soldi - Ma non si tratta di un impresa facile. Non è infatti sufficiente investire il proprio tempo: per la creazione di una struttura scolastica servono anche soldi. E così, in questi anni Elisa si è affidata al passaparola, ai social, e alla bontà di amici e conoscenti. Non solo: si è pure dedicata - con il sostegno di alcune amiche - alla realizzazione di prodotti artigianali da mettere in vendita. Tutto questo, portando avanti i suoi studi. «È impegnativo riuscire a trovare il tempo per fare tutto, ma ci tengo molto» ci dice.

L'anticipo personale per il terreno - Nel frattempo la ventiduenne è riuscita ad acquistare il terreno su cui sorgerà la scuola. Un terreno pagato con quindicimila franchi raccolti, e altri diciottomila che ha messo di tasca propria. «Il proprietario si era gravemente ammalato, se fosse morto prima dell'acquisto le cose sarebbero diventate molto complicate» ci spiega. Ora per lei si tratta quindi di stringere la cinghia: «Come studentessa, riesco comunque a gestire bene le mie spese. Al momento quei soldi non mi servono per sopravvivere».

Anche per la scuola, i soldi non ci sono ancora tutti. L'obiettivo - per ora - è di avere qualche aula prima del 2023, a causa di un cambiamento delle disposizioni keniote. «Ovviamente il ritmo del cantiere dipenderà da quanto denaro riusciamo a raccogliere. Siamo comunque dell'idea che ogni goccia conta» conclude Elisa.

Coop

La “Giornata della buona azione” è un’iniziativa di Coop.

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È con questo motto che in vista del prossimo 21 maggio in tutta la Svizzera faremo insieme delle buone azioni. Puoi pianificarne una anche tu, da solo, con la tua famiglia, la tua associazione o la tua organizzazione. E condividila con l’hashtag #GiornataDellaBuonaAzione su Instagram, TikTok, Facebook o Twitter. Tutti i contenuti condivisi e altre informazioni sulla “Giornata della buona azione” li trovi qui.

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