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LOCARNOStop alla speculazione edilizia per preservare il territorio

22.03.21 - 22:10
Matteo Buzzi, candidato nr. 4 al consiglio comunale di Locarno, per la lista 3 “Verdi e Indipendenti”.
Matteo Buzzi
Stop alla speculazione edilizia per preservare il territorio
Matteo Buzzi, candidato nr. 4 al consiglio comunale di Locarno, per la lista 3 “Verdi e Indipendenti”.

LOCARNO - Secondo il censimento delle abitazioni vuote al primo giugno 2020 il Ticino con il 2,71% e 6'639 abitazioni vuote si trova al secondo posto dei cantoni con il tasso più elevato della Svizzera. Il tasso di abitazioni vuote in Ticino è quasi quadruplicato dal 2010 al 2020. Il tasso di case vuote è aumentato in modo particolare nel Locarnese: solo nella città di Locarno possiamo contare ben quasi 2'000 immobili vuoti.

Da anni I Verdi segnalano che la situazione di fermento immobiliare e relativa speculazione edilizia a Locarno è particolarmente preoccupante. A fronte di una sostanziale stagnazione o addirittura leggera diminuzione della popolazione residente, si constata un continuo aumento delle abitazioni vuote sia primarie che secondarie. Lo sviluppo edilizio si allontana quindi sempre più dai bisogni della comunità.

È evidente che questa perversa evoluzione è in contrasto con la legge federale sulla pianificazione del territorio che prevede un uso parsimonioso del suolo in modo da permettere di soddisfare i bisogni della comunità in modo proporzionato e lungimirante (LPT, art. 3 cpv. 3). Pur essendo di fronte a una evidente crisi ambientale e di biodiversità e a fronte degli evidenti limiti planetari e di territorio disponibile, il comune di Locarno insiste nel voler perseguire una crescita della popolazione, anche se gli ultimi scenari della confederazione sembrano ormai escluderla. Il Comune vuole quindi aumentare il carico ambientale della città colludendo con la speculazione edilizia.

I piani regolatori della città di Locarno sono ormai vetusti con alcune parti ormai risalenti agli anni '80 o '90 del secolo scorso. Alcuni di questi hanno permesso un’indecente speculazione edilizia, che ha comportato la distruzione non solo di vasti giardini (con orti e vigneti) ma anche di ville storiche. Al di là del pregio delle stesse è il carattere dei quartieri che è ormai andato perso.

Le recenti modifiche della Legge federale per la Pianificazione del Territorio richiederebbero un rapido aggiornamento dei Piani Regolatori. In assenza di questo aggiornamento vi è da chiedersi se i fondi, o gran parte di essi, siano effettivamente da considerare ancora edificabili. Per evitare una ulteriore perdita di zone verdi andrebbe probabilmente introdotta al più presto una zona di pianificazione sull'interno territorio comunale che permetta solamente la ristrutturazione di edifici già esistenti. Nel frattempo andrebbero modificati i piani regolatori per dare uno sviluppo finalmente più armonioso e sostenibile alla città.

I Verdi di Locarno si impegneranno per raggiungere questo obiettivo di sostenibilità. Del resto a fronte di un Municipio immobile e che continua con le politiche del passato è stata la cittadinanza che ha dovuto prendere in mano lo strumento dell'iniziativa popolare per esigere che le nuove direttive federali vengano applicate nel comparto di Brè, dove degli speculatori privati vogliono realizzare un maxi resort di lusso.

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