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TIMAMMEI sette mesi di un neonato tra progressi e novità

26.05.23 - 07:00
Cosa cambia nelle attività del piccolo e quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare
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I sette mesi di un neonato tra progressi e novità
Cosa cambia nelle attività del piccolo e quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare

Ogni bambino ha i suoi tempi, questo non ci stancheremo mai di ripeterlo, ed è per questo che le indicazioni che vengono solitamente fornite dagli addetti ai lavori in materia di crescita e progressi, hanno una natura generale che tale deve rimanere senza generare ansie per mancate coincidenze con la propria realtà. Seguendo questa logica, ci possiamo affacciare serenamente alla finestra di un primo importante giro di boa nella vita dei neonati: il compimento del settimo mese. Dopo i precedenti sei caratterizzati dall’approccio alla vita tra piccole scoperte e nuove abitudini, questo può rappresentare davvero un momento di evidente cambiamento. La quotidianità del neonato, infatti, si arricchisce di nuove tappe, a cominciare dal processo di svezzamento o dal gattonamento. Ma vediamo nel dettaglio cosa – in teoria – può cambiare dal settimo mese di vita del bebè. Il piccoletto, che può pesare tra i 6 e i 9 chili, dopo la rapida crescita iniziale, comincia a prendere peso più lentamente mantenendosi sull’etto o poco più a settimana. 

La sua quotidianità è aperta a nuovi stimoli ed è pronta ad accogliere delle novità, ma il sonno rimane un caposaldo delle sue giornate e, cosa più importante, del suo sviluppo. A disturbare il sonno notturno, che dovrebbe essere diventato continuato, potrebbe essere la comparsa dei dentini, ma undici ore di nanna notturna e un paio di riposino pomeridiano non dovrebbe far fatica a farle. Quando non dorme che fa un pargolo di sette mesi? Un passatempo assai gradito è il lancio degli oggetti: pare che ai piccoli piaccia scoprire che rumore facciano quando impattano con il pavimento, ma anche aspettare che mamma o papà lo raccolgano. Coccole e favole sono altrettanto apprezzate, così come giocare con la palla e muoversi autonomamente strisciando o gattonando. Questa fase della crescita è caratterizzata da un aumento dell’attività del piccolo che impara a sedersi senza sostegno, sobbalza per mettersi in posizione eretta, passa gli oggetti da una mano all’altra, rotola in avanti e indietro, gattona, striscia e vede più chiaramente. 

Non solo, a sette mesi anche lo sviluppo cognitivo del pargolo migliora e le sue reazioni a quello che accade intorno a lui diventano significative. Il piccolo, infatti, comincia a:

    • emettere suoni per rispondere alle voci che sente, 
    • utilizzare versi specifici per esprimere le proprie emozioni, 
    • riconoscere i volti familiari e mostrare sorpresa o spavento di fronte agli estranei, guardarsi allo specchio, 
    • voltarsi e «rispondere» quando viene chiamato,
    • riconoscere parole base e pronunciare vocali quando cerca di parlare.

Per stimolare il bebè nel modo giusto e intrattenerlo secondo le sue preferenze, è utile coinvolgerlo in giochi con la palla o nella lettura di libri, meglio se tattili, illustrati, con personaggi buffi. Ma se si notano in lui comportamenti strani è bene rivolgersi al pediatra. Può capitare, infatti, che il bambino non gattoni o lo faccia più tardi e questo non rappresenta un campanello d’allarme, mentre se ha difficoltà a muoversi e mostra di provare dolore, è il caso di preoccuparsi e prevedere un consulto medico.

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