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ti.mammeAsilo aziendale: funziona o no?

02.05.23 - 07:00
Pro e contro di una soluzione adottata da molte imprese nell’ottica del benessere dei propri dipendenti
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Asilo aziendale: funziona o no?
Pro e contro di una soluzione adottata da molte imprese nell’ottica del benessere dei propri dipendenti

Mamme lavoratrici, cosa ne pensate dell’asilo in azienda? O meglio: vi siete mai chieste se la soluzione, nata in seno al welfare aziendale, abbia solo risvolti positivi? Indubbiamente nell’ottica del benessere delle dipendenti, l’idea di un ambiente vicino destinato ad accogliere i loro pargoli durante le ore di lavoro funziona a vantaggio del miglioramento della produttività. Quindi: serene le mamme, soddisfatte le aziende. Al di là di questo evidente vantaggio, però, valutiamo più da vicino i pro e gli eventuali contro di questo benefit. In assenza di nonni e babysitter, o per non ricorrere al loro intervento, un asilo aziendale è il modo più pratico per conciliare lavoro e cura del figlio piccolo, con la sicurezza di averlo vicino in caso di bisogno, affidato a personale qualificato. Questo consente ai genitori di lavorare serenamente senza difficoltà e rispettare i propri orari, con il vantaggio di poter andare a salutare il proprio bambino durante le pause: un extra che fa bene anche al piccolo. 

Da alcuni studi, infatti, sembrerebbe che i pargoli siano più sereni negli asili aziendali e riescano a socializzare meglio, sviluppando anche maggiore responsabilità. I vantaggi, ovviamente, non mancano neanche per le aziende che organizzano un asilo per i figli dei propri dipendenti. Si comincia con le agevolazioni fiscali, alle quali si può aggiungere anche l’accesso a contributi specifici, e si arriva ai vantaggi per la produttività lavorativa visto che si riducono impedimenti e assenteismo dei genitori lavoratori. Un ottimo ritorno per l’azienda è registrato anche in termini di immagine, con una valorizzazione dell’aspetto qualitativo, ma anche di quelli ambientale e sociale. Ricapitolando: un asilo interno consente all’azienda che lo realizza di:

- ridurre l’assenteismo,
- aumentare e migliorare la produttività,
- migliorare la propria reputazione, 
- richiamare i talenti di settore, attratti dall’attenzione della cura del welfare aziendale.


Alla luce di tutti questi evidenti vantaggi, è lecito domandarsi perché non tutte le aziende si adoperino per creare un asilo al proprio interno. La verità è che, come qualsiasi realtà innovativa, anche la realizzazione di un asilo aziendale presenta ostacoli e procedure che possono indurre a rinunciare al progetto, optando per altre soluzioni. Per l’azienda, infatti, il primo grande problema sono i costi di gestione che possono risultare parecchio alti e non adeguatamente aiutati da finanziamenti pubblici. Gli stessi lavoratori con figli, a volte, si trovano impossibilitati a sfruttare l’asilo aziendale per i costi della retta che, sebbene più bassi rispetto a quelli esterni, possono risultare ugualmente insostenibili oppure per gli orari che, nonostante risultino abbastanza flessibili, non rispondono alle loro esigenze. La mancanza di utilizzo dell’asilo aziendale da parte dei dipendenti segna, inevitabilmente, il fallimento del progetto.

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