Cerca e trova immobili

ti.mammeEpistassi nei bambini: cosa fare

19.11.22 - 08:00
Quando preoccuparsi e come comportarsi se esce sangue dal nasino
Deposit
Epistassi nei bambini: cosa fare
Quando preoccuparsi e come comportarsi se esce sangue dal nasino

Un ambiente troppo secco, allergie, sforzi eccessivi, traumi: sono alcuni dei motivi che provocano il sanguinamento del naso nei bambini. Si chiama epistassi o rinorragia e si può verificare più abitualmente tra i 4 ed i 9 anni di età, con una perdita di sangue che agli occhi degli adulti appare abbondante, ma in realtà è abbastanza contenuta. In condizioni normali, è solo la fragilità capillare propria dei bambini soprattutto nella parte anteriore del setto nasale a determinare l’epistassi che si può verificare oltre che per le cause già elencate anche per una prolungata esposizione al calore con conseguente vasodilatazione e sanguinamento, per l’infiammazione della parete anteriore del naso, utilizzo di antinfiammatori e pessima abitudine del piccolo a mettere le dita nel naso.

Il fenomeno rientra entro 20 minuti, ma in caso contrario, bisognerà contattare il medico, che andrà consultato anche se le epistassi sono frequenti, se il piccolo è particolarmente pallido, debole e sudaticcio e se ha meno di 3 anni. Senza particolari complicazioni, la perdita di sangue dal naso andrà gestita con molta calma, anche al fine di tranquillizzare il bambino che dovrà rimanere in piedi o seduto con la testa lievemente inclinata in avanti. Sarà necessario stringere la parte anteriore del naso con due dita per una decina di minuti, mentre si applica un impacco freddo o del ghiaccio avvolto in un panno sulla nuca o nello spazio tra il naso stesso e la fronte.

Assicurarsi che il bambino sputi tutto il sangue eventualmente presente in bocca per evitare che gli provochi il bisogno di vomitare ed offrirgli da bere qualcosa di fresco. Il fenomeno non ha conseguenze, ma è importante che il piccolo paziente rimanga calmo, lontano da fonti di calore, compresi docce e bagni caldi per un giorno dopo l’episodio. Se possibile bisogna evitare che il bambino si soffi il naso. Solo se la perdita di sangue dura più di 20 minuti o si presenta in modo ricorrente è necessario rivolgersi al proprio medico o al pronto soccorso, lasciando che siano loro, eventualmente, a provvedere al tamponamento del naso con il materiale necessario, mentre sarà opportuno evitare di applicare personalmente compresse di cotone o garze per fermare il sanguinamento.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI