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ti.mammeFreebirth: il parto in casa è una moda o un’esigenza?

07.10.22 - 08:00
La sicurezza di mamma e bambino è l’elemento da garantire in qualsiasi situazione
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Freebirth: il parto in casa è una moda o un’esigenza?
La sicurezza di mamma e bambino è l’elemento da garantire in qualsiasi situazione

Può sembrare una scelta anacronistica, assai distante da ogni forma di sviluppo ed evoluzione scientifica, ma il parto in casa è tornato prepotentemente in auge, soprattutto dopo le enormi difficoltà provocati dalla pandemia da covid. I parti in ospedale, infatti, durante i periodi d'isolamento e distanziamento hanno impedito a molti padri di assistere alla nascita dei propri figli, con dispiacere e disagio anche delle mamme. Partorire in casa, quindi, è diventato un modo più confortevole di gestire il lieto evento nel luogo più intimo e privato a disposizione, sebbene non siano tutti concordi nel considerarla una pratica ottimale. In linea di massima a scegliere il parto in casa sono donne desiderose di un livello elevato d'intimità e di un'esperienza più naturale possibile, ma anche soggetti reduci da una pregressa brutta esperienza ospedaliera.
Il punto focale delle diatribe tra sostenitori e detrattori del parto in casa è quello della sicurezza. I ginecologi evidenziano complicazioni pericolose per mamma e bambino, compreso il rischio di patologie neonatali maggiore rispetto ai parti in ospedale. Sebbene partorire in una casa moderna sia ben diverso rispetto a qualche decennio fa, l’aspetto fondamentale e inderogabile è l’assistenza alla futura mamma da parte di personale medico. La presenza di un’ostetrica, infatti, si rivela fondamentale nel caso in cui dovessero presentarsi delle complicazioni per la madre o per il piccolo, per esempio, sanguinamenti o difficoltà respiratorie per il neonato.
Il Regno Unito è stato scenario di uno studio del 2020, condotto con la collaborazione di 1700 partecipanti, sul cosiddetto freebirth, il parto libero effettuato in casa senza assistenza sanitaria. Il 4% di queste donne ha dichiarato chiaramente di aver preso in considerazione questa opzione per mettere alla luce la propria creatura e tra di loro probabilmente c’erano anche quelle reduci da esperienze ospedaliere traumatiche. Tra le dichiarazioni d'intenti e la loro attuazione, poi, ci sono le future mamme che davvero partoriscono in casa circondate solo dagli affetti più vicini e dalla persona che si occupa di sostenere le donne durante il travaglio e il parto, la doula. Partorire assistite dalle premure del marito e magari della propria mamma, ispira fiducia, sicurezza e tranquillità e l’ambiente familiare della propria casa è sicuramente più confortevole di un ospedale. Per questo molte donne, in salute e con gravidanze serene e senza problemi, prendono seriamente in considerazione l’idea di partorire a casa, invogliate dall’idea di partorire in un luogo in cui si sentono a proprio agio, circondate dalle persone che hanno scelto. Se hanno coscienza dei potenziali rischi che questa pratica potrebbe comportare, nessuno può impedire loro di portare avanti questa scelta. Sebbene la presenza di un’ostetrica qualificata possa fare la differenza in caso di complicazioni imprevedibili.

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