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ti.mammeBambini ed ansia da separazione: come gestirla?

21.09.22 - 15:00
Accoglienza e comprensione aiutano a sostenere un importante momento dello sviluppo infantile
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Bambini ed ansia da separazione: come gestirla?
Accoglienza e comprensione aiutano a sostenere un importante momento dello sviluppo infantile

Un frugoletto di pochi mesi, che non ha ancora contezza del tempo e dello spazio, potrà facilmente ritrovarsi spiazzato dall’allontanamento della mamma che, magari, va solo in un’altra stanza per pochissimi minuti. Quella figura, che nella quasi totalità dei casi, è per tutti i bambini il riferimento assoluto, sparendo dalla loro vista innesca una sensazione angosciante che si identifica con la paura di essere abbandonati. Sgomento, pianti, strepiti e proteste fanno da sottofondo all’ansia da separazione che svanisce quando la figura di riferimento torna. In condizioni più marcate, quest’ansia può provocare anche disturbi del sonno ed irrequietezza generale, a seconda del temperamento del piccolo e delle risposte alle sue paure che la mamma riesce a dare. Il comportamento dei bambini in preda all’ansia da separazione deve essere attentamente osservato per scorgere subito eventuali problemi più profondi, derivanti da particolari situazioni familiari che influenzano inevitabilmente anche i più piccoli nella misura concessa dalla loro percezione.

Momenti di difficoltà per uno dei genitori, per esempio, può essere percepito dal pargolo amplificando, così, la sua reazione alla separazione anche solo momentanea dalla figura di riferimento. Un simile comportamento andrà indagato con l’aiuto di uno specialista al fine di risolvere tempestivamente la situazione e ripristinare l’equilibrio emotivo del piccolo. Il compito dei genitori è fondamentale nella gestione dell’ansia da separazione dei bambini e si fonda sulla loro capacità di gestire il momento dell’allontanamento. I pianti e la disperazione del pargolo possono provocare reazioni emotive importanti nei genitori che dovranno essere riconosciute ed accettate per poter provvedere correttamente al disagio del piccolo. Dopo questo primo passo bisognerà prestare attenzione ad una serie di comportamenti da mettere in atto. Ogni allontanamento dovrà essere comunicato al bambino: sparire senza fornirgli spiegazioni, infatti, amplificherebbe le sue paure, mentre spiegargli quello che accadrà di lì a poco con parole per lui comprensibili renderà tutto meno difficile, soprattutto assicurandogli che presto mamma e papà torneranno da lui.

Le esternazioni del piccolo dovranno essere accolte e mai ignorate o sminuite, e consolate con un oggetto che possa rassicurarlo: una copertina o la maglietta di un genitore. Un momento particolare nella vita di ogni pargolo è l’ingresso al nido che rappresenta il palcoscenico classico per l’esternazione di ansia da separazione. La reazione dei genitori dovrà essere la stessa, ma per affrontare al meglio questo momento è importante procedere con un inserimento graduale, prestando attenzione a tutti gli eventuali segnali di disagio del piccolo. L’ansia da separazione dei piccoli coinvolge inevitabilmente anche gli adulti di riferimento e non è semplice da gestire, ma con pazienza ed accettazione può essere superata e gestita nel modo migliore soprattutto per il bambino e per il suo equilibrio emotivo.

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