Cerca e trova immobili

ti.mammeLa pazienza, un'arma contro la balbuzie infantile

30.08.22 - 08:00
Iniziare un percorso con degli specialisti fin dai primi segni può contribuire a migliorare la comunicazione del bimbo
Imago
La pazienza, un'arma contro la balbuzie infantile
Iniziare un percorso con degli specialisti fin dai primi segni può contribuire a migliorare la comunicazione del bimbo

Non è frutto di un problema psicologico, non è causata dai genitori, non è sintomo di minore intelligenza o di lesioni neurologiche e non è una cattiva abitudine. La balbuzie è un disturbo del linguaggio le cui cause non sono note, sebbene si sappia che fattori anche neurofisiologici e genetici contribuiscano alla sua comparsa. Nulla c’entrano i problemi emotivi, mentre i fattori ambientali possono peggiorarne la condizione. Stress, ansia, stili di vita frenetici, così come il temperamento del bambino e le dinamiche familiari possono incidere sul problema, ma è bene basarsi su sintomi reali per parlare di balbuzie.

Come riconoscerla
Ci sono alcuni elementi inconfondibili che aiutano a individuare il problema. Il bambino comincia a ripetere sempre le stesse parole o interazioni, questo è uno dei primi segnali. Se avrà difficoltà a parlare, l'infante assumerà un atteggiamento negativo verso l'espressione orale, frutto della frustrazione derivante dalle difficoltà di pronuncia e dai ripetuti tentativi falliti. L’insorgenza di tic facciali o di effetti fisici come la mascella serrata e il respiro trattenuto, insieme alla scelta di giri di parole per evitare i termini difficili da pronunciare, sono altri sintomi tipici della balbuzie, che può arrivare anche a generare il rifiuto di parlare. I ragazzi sono più a rischio rispetto alle ragazze di soffrirne, inoltre si è a conoscenza del fatto che una storia familiare di balbuzie rende più esposti al problema e che maggiore è l’età dell’insorgenza, più probabilità ci sono che il disturbo sia persistente.

Si può curare?
Se si verificano delle difficoltà di espressione, bisogna prima di tutto sforzarsi di ricordare se il fenomeno è nuovo o si è già verificato in passato. In seguito sarà necessario modificare i propri comportamenti per aiutare il bambino. Parlare lentamente, senza arrivare all’esagerazione di farla diventare una pratica innaturale. Dedicare del tempo al bambino, esclusivamente per ascoltarlo e giocare con lui sarà necessario a instaurare un rappporto di fiducia. Eliminare la fretta è fondamentale, così come l’eliminazione di aspettative eccessivamente elevate rispetto alle competenze linguistiche del bambino. Se la balbuzie dovesse incalzare, non bisognerà mostrare insofferenza o turbamento ma piuttosto andranno privilegiati gli atteggiamenti positivi e la pazienza. Il conforto rimane un elemento di grande aiuto per i bimbi con difficoltà di linguaggio: parole d'incoraggiamento e supporto o un abbraccio comprensivo sono il miglior modo per incoraggiarlo. Il bambino non dovrà mai essere interrotto o anticipato nella formulazione di una frase. Se la balbuzie si manifesta sporadicamente si può anche provare ad aspettare l’evoluzione del fenomeno per capire se possa scomparire o se sia il caso di rivolgersi a uno specialista. In casi gravi sarà necessario rivolgersi a un logopedista, ricordando che un intervento tempestivo è fondamentale per la gestione del problema.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI