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TI.MAMMEMamma, ho preso l’aereo!

02.07.22 - 08:00
Vademecum per il primo volo da neogenitori con neonati e bambini.
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Mamma, ho preso l’aereo!
Vademecum per il primo volo da neogenitori con neonati e bambini.

Dopo la pandemia il mondo sembra essere tornato alla normalità e, se non fosse per l’eco di una guerra sempre più assurda, si potrebbe persino essere sereni. Tra le notizie di cronaca e le giornate sempre più lunghe e calde, si ha voglia di viaggiare e ci si proietta verso i programmi vacanzieri che non escludono spostamenti in aereo. Tutto normale, insomma, se non fosse per qualche dubbio che assale le coppie con figli piccoli o neonati al primo volo. Diventa utile qualche chiarimento, ferma restando l’utilità di parlare con il proprio pediatra per valutare l’opportunità di affrontare un viaggio in aereo con la baby prole. Senza controindicazioni per motivi di salute, anche i neonati possono viaggiare in aereo e se hanno meno di 7 giorni dovranno essere muniti di un certificato di idoneità al volo redatto dal pediatra. Ogni compagnia aerea ha i propri parametri riguardanti l’età minima per volare ed è quindi opportuno informarsi per tempo. Sino a due anni i bambini viaggiano in braccio ai genitori a meno che non si chieda di poter utilizzare l’apposito seggiolino a disposizione sull’aereo o, se possibile, portare il proprio se compatibile con gli attacchi presenti in cabina.

Anche per i bagagli degli infanti esistono alcune agevolazioni che possono essere scoperte contattando il servizio clienti della compagnia aerea scelta, ma bisognerà attenersi alle disposizioni in materia di sicurezza per quanto concerne il trasporto di liquidi anche se destinati alle esigenze del baby air traveler. Appurate le condizioni pratiche ogni genitore si concentra sull’aspetto più importante dell’esperienza: il benessere del pargoletto durante il volo. Premesso che in caso di otite, malattie contagiose o gastroenterite sarà il buon senso degli adulti ad evitare il volo, sono gli eventuali fastidi riscontrabili in volo a richiedere attenzione. La sensazione di pressione alle orecchie, che tanto e comprensibilmente infastidisce i piccoli, può essere risolta con un po’ d’acqua nel biberon da bere al decollo ed all’atterraggio, momenti in cui il problema di manifesta a causa degli sbalzi di pressione in cabina. Deglutire, infatti, riduce la pressione sul timpano ed elimina il fastidio, così come sbadigliare o soffiare dalla bocca tenendo il naso tappato. Il mal d’aereo è raro nei piccoli, ma per evitare qualsiasi problema, è utile far mangiare qualcosa di secco – come crackers o biscotti - prima di partire.

Nel bagaglio a mano del piccolo bisognerà riporre tutto il necessaire per i cambi (meglio abbondare con i pannolini) e le poppate (se non si allatta al seno), rivolgendosi a hostess e steward per ogni necessità come l’acqua calda. Una copertina o un maglioncino a portata di mano risultano utili per evitare che il piccolo abbia freddo. Se il bambino è più grandicello, però, bisogna pensare anche al rischio noia, in agguato a prescindere dalla durata del volo. Molte compagnie aeree mettono a disposizione dei piccoli viaggiatori pennarelli ed album da colorare, ma sarà utile non dimenticare il pupazzo preferito del bambino, qualche libro tascabile con le favole predilette, album con le figurine attacca e stacca, cartoni animati e telefilm scaricati sul tablet e, per i più grandicelli, un diario delle vacanze da compilare a piacere. Utile anche l’intramontabile acquadoodle, scelto nel formato piccolo così da poter essere portato agevolmente in borsa: disegnare sul tappeto con i pennarelli ad acqua sarà un’attività divertente ed inesauribile. Dissipati tutti i dubbi, non resta che preparare i bagagli ed imbarcarsi: buona fortuna e bon voyage!

TMT (ti.mamme team)

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