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TI.MAMMEFare il nido: la necessità di creare il proprio rifugio

06.04.22 - 07:00
Sicurezza per sé e le persone amate in un ambiente ricreato seguendo ricordi ed emozioni personali.
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Fare il nido: la necessità di creare il proprio rifugio
Sicurezza per sé e le persone amate in un ambiente ricreato seguendo ricordi ed emozioni personali.

Esistono espressioni semplici, usate in modo quasi convenzionale, che nella loro brevità riescono a contenere un significato incredibilmente profondo. Tra queste spicca un modo di dire insieme pratico e tenero, che evoca realtà importanti: fare il nido. Chiaramente l’ispirazione di questa frase idiomatica arriva dall’abitudine degli animali, volatili in particolare, di preparare la propria casa, il nido appunto, nella quale rifugiarsi e vivere con la propria famiglia. La sicurezza che deriva da questo ambiente, accuratamente creato dagli adulti del nucleo che vi abiterà, suggerisce l’intimo bisogno di accoglienza, benessere e tranquillità che si vorrebbe ricevere dai luoghi eletti a dimora per sé e la propria famiglia. Fare il nido significa ricreare un ambiente sicuro, riproducendo quello che è stato probabilmente un luogo caro e significativo, sperando di rivivere emozioni e sensazioni ad esso legate.

Il nido è il rifugio della propria intimità ed il legame che si crea tra lo spazio creato ed il proprio benessere interiore è una sorta di magia irrinunciabile. In esso trovano vita piccoli piaceri quotidiani derivanti da aspetti semplici, ma fondamentali: sicurezza, familiarità, comodità che esulano dal concetto di casa in senso stretto, mettendo in evidenza la capacità di vivere in modo lieve e profondo al tempo stesso, sentendosi in pace con il mondo intero. Un nido è il prototipo della casa intesa come luogo in cui dimorare insieme alle sicurezze delle quali si ha bisogno per garantire serenità a se stessi ed alle persone care. Anche l’architettura moderna si concentra su questo concetto, ispirandosi proprio all’abitudine esistenziale degli uccelli che creano un piccolo rifugio per covare le proprie uova e far crescere i propri piccoli, utilizzando materiali recuperati in natura rendendoli sicuri ripari.

Ne derivano, così, piccoli alloggi creati per essere rifugi essenziali lontani dal disordine del mondo esterno, frutto dello studio effettuato dall’architettura che è in grado di ricreare ambienti accoglienti in grado di custodire i ricordi e le sensazioni più significative che donano benessere intimo e profondo all’animo umano. Ecco perché il concetto di fare nido rimane una versatile definizione della capacità di ognuno di creare un rifugio per la propria parte più emotivamente assetata di sensazioni rassicuranti e romanticamente edificanti. Un po’ come i bambini che con una torcia elettrica si rifugiano sotto un lenzuolo, che diventa il loro rifugio per leggere il libro preferito ed addormentarsi nella cullante sicurezza di un nido accogliente e rilassante.

TMT (ti.mamme team)

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