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TI.MAMMEBambini e lenti a contatto: meglio vederci chiaro!

25.03.22 - 08:00
Anche i più piccoli possono usarle, con particolari requisiti ed accorgimenti.
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Bambini e lenti a contatto: meglio vederci chiaro!
Anche i più piccoli possono usarle, con particolari requisiti ed accorgimenti.

Si chiamano errori refrattivi e comprendono difetti visivi come ipermetropia, astigmatismo e miopia. Ad esserne colpiti sono indistintamente adulti e bambini e gli strumenti di compensazione e correzione per questi problemi sono occhiali e lenti a contatto, per tutti. Sì, esatto: lenti a contatto anche per i bambini. Generalmente si associa l’uso delle lenti a contatto ad una questione estetica e di praticità che riguarda soprattutto gli adulti, ma in realtà anche i piccoli possono farne uso traendo gli stessi benefici di correzione del difetto visivo. Può capitare che siano i genitori a chiedere al medico di sostituire gli occhiali dei propri figli con le lenti a contatto perché i piccoli non si abituano agli occhiali o per agevolarli nelle attività sportive.

La prima esigenza, in realtà, non trova giusto riscontro perché il bambino deve abituarsi agli occhiali a prescindere dalle lenti a contatto, visto che queste non possono essere utilizzate tutta la giornata. Per quanto concerne la praticità dell’utilizzo durante le attività sportive, invece, è confermata visto che consente una visuale completa e senza ostacoli ed una visione periferica migliore, ma le lenti a contatto non possono essere utilizzate per il nuoto. In linea di massima, intorno ai tre anni i piccoli sono pronti per usare le lenti a contatto a patto di essere adeguatamente istruiti e controllati dai genitori nelle fasi di pulizia ed applicazione. Aspettare che siano più grandi per usarle, però, garantisce una maggiore responsabilità nella loro gestione una volta applicate evitando per esempio di stropicciarsi gli occhi con le manine sporche rischiando non solo di spostarle o, peggio, di provocare danni alla cornea, ma anche il rischio infezioni, congiuntiviti prima di tutto.

Un’eccezione è rappresentata dal caso dei neonati costretti ad utilizzare le lenti a contatto come protesi compensative in seguito alla rimozione di cataratta congenita. La scelta delle lenti a contatto, come quella degli occhiali, deve essere accompagnata dalle indicazioni dell’oculista e di un contattologo esperto di bambini che fornirà il supporto e gli insegnamenti necessari per il corretto uso del dispositivo al fine di ricavarne tutti i vantaggi possibili. Capricci contro gli occhiali a parte, optare per le lenti a contatto per un bambino è una promessa di collaborazione da parte di tutta la famiglia che dovrà ritagliarsi ogni mattina il tempo necessario per verificare che siano utilizzate correttamente. Una preferenza importante e consapevole sempre nell’ottica del benessere dei pargoli.

TMT (ti.mamme team)

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