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TI.MAMMEA spasso con il neonato: quando cominciare?

09.03.22 - 08:15
Uscire con il bebè è utile e piacevole a patto che non ci siano situazioni particolari.
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A spasso con il neonato: quando cominciare?
Uscire con il bebè è utile e piacevole a patto che non ci siano situazioni particolari.

Chiuso in casa al riparo da tutto oppure a spasso (con le giuste precauzioni)? È questo uno dei dilemmi dei neo genitori alle prese con tutte le novità e le incertezze legate a quello che possa essere il meglio per il proprio pargoletto appena nato. È giusto precisare che nessuna delle due possibilità è in assoluto la via giusta da percorrere, nel senso che in merito non esiste una regola fissa alla quale fare riferimento, ma è necessario armarsi di buon senso e comportarsi di conseguenza. Se mamma e neonato stanno bene e fuori la temperatura è mite ed il tempo sereno, una passeggiata può essere fatta senza problemi e sin dai primi giorni dopo il lieto evento. In assenza di problemi o particolari indicazioni, il piccolo può affrontare l’esterno della propria casa, esattamente come ha fatto uscendo dall’ospedale dopo il parto. Una passeggiata, per essere piacevole, ovviamente non avviene sotto la pioggia o tra folate di vento o con il sole che picchia alla controra, quindi anche il piccolo potrà beneficiarne, adeguatamente coperto durante la stagione invernale o protetto dai raggi solari, durante quella estiva.

Se però è la mamma a non sentirsi in piena forma, accusando ancora un po’ di debolezza o qualche indolenzimento, se c’è stata qualche complicazione durante il parto o se è il piccolo ad avere qualche disturbo, è preferibile lasciar perdere le giratine, rimandandole ad una situazione migliore e sempre attenendosi alle raccomandazioni di pediatra e ginecologo. Assodato questo, bisogna considerare che andare a spasso con il bebè è utile ed importante, quindi è bene non lasciarsi sopraffare da insicurezze e pigrizia. Uscire per una passeggiata con il proprio neonato, infatti, aiuta la mamma a staccare dalla sua routine che per quanto rappresenti una bella e significativa novità, è molto impegnativa e, per certi aspetti, faticosa. Insieme al beneficio mentale c’è anche quello fisico perché camminare – è risaputo – è un allenamento leggero che fa bene al corpo. Il neonato, dal canto suo, comincerà un percorso di sviluppo psicofisico grazie ai diversi stimoli che riceve dall’ambiente esterno e, cullato dal movimento dell’andatura, riuscirà a rilassarsi. Aria e sole, insomma, fanno bene alla salute di mamma e bambino anche perché stimolano i meccanismi immunitari e la produzione di vitamina D.

Per assicurarsi tutti i vantaggi di una passeggiata con il proprio pargolo, è importante prestare attenzione ad alcuni accorgimenti. Dando per scontato che nessuna mamma si cimenterà con il proprio bambino sfidando le avversità atmosferiche in un’uscita ai limiti della sopravvivenza come sherpa nella neve o dispersi nel deserto, è utile organizzarsi per uscire e per stare fuori casa. L’abbigliamento del piccolo deve essere adeguato alle temperature esterne, senza esagerazioni, e mentre in estate sarà preferibile uscire nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, per beneficiare delle temperature meno calde, in inverno saranno più opportune le ore centrali della giornata. Inoltre, un’applicazione di crema solare proteggerà la pelle delicata del piccolo dal sole. Sempre consigliato evitare i luoghi trafficati preferendo, se possibile, parchi e giardini, oltre a scansare luoghi chiusi e gente che vuole accarezzare il piccolo. Con borsa contenente il necessaire del bebè (salviette, pannolini, ricambi, ciuccio, biberon, acqua e copertina), la passeggiata sarà anche a prova di imprevisto: buon divertimento!

TMT (ti.mamme team)

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