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ti.mammeGravidanza a termine: quando andare in ospedale?

23.12.21 - 08:00
I segnali dell’imminente travaglio possono confondersi con finte contrazioni e tappi mucosi
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Gravidanza a termine: quando andare in ospedale?
I segnali dell’imminente travaglio possono confondersi con finte contrazioni e tappi mucosi

Ogni gravidanza è fatta di aspettative ed ansie, da progetti e calcoli che coinvolgono ogni mamma sino all’ultimo momento prima del parto. Anzi, proprio a ridosso del parto si concentrano tutti i dubbi raccolti in un unico, cruciale interrogativo: quando andare in ospedale? Il periodo di gestazione è ormai a termine, ma ogni donna – che sia o meno primipara – non sa mai con certezza quando farsi accompagnare in ospedale per il lieto evento. Qual è il momento giusto per andare in ospedale? Sicuramente in presenza di contrazioni frequenti, di rottura delle acque, di perdite ematiche o se non si sentono movimenti del bambino.

Le contrazioni sono un punto cruciale e quando diventano regolari – ogni 3 o 5 minuti circa – e durano tra i 30 ed i 60 secondi potrebbero indicare l’imminenza del parto. Per essere più sicure, meglio provare a stendersi sul letto o fare un bagno o una doccia calda: se questi rimedi riducono le contrazioni significa che esse erano false (le cosiddette Braxton Hicks), caso contrario le accentueranno. La rottura delle acque, cioè la rottura del sacco amniotico che fa fuoriuscire un liquido caldo e ricco di nutrienti che favorisce il proliferare i batteri ed espone a rischio infezioni, significa indubbiamente «corsa in ospedale». Perdite ematiche, di colore rosso vivo, potrebbero essere segnale di qualche avvenimento serio compreso il distacco della placenta e suggeriscono di andare subito in ospedale al pari di una prolungata assenza di movimenti fetali.

Una grande differenza la fa anche essere al primo parto o meno. Nelle primipare, infatti, il tempo che trascorre tra l’inizio delle contrazioni ed il travaglio può durare anche alcune ore, mentre nelle pluripare, invece, inizia molto prima. Anche l’uscita del tappo mucoso, espulso dal collo dell’utero che si predispone al parto a fine gravidanza, non giustifica una precipitosa corsa verso l’ospedale. Però la valigetta con il necessaire per il parto è bene tenerla a portata di mano insieme alle chiavi della macchina e all’elenco dei numeri utili.

 

TMT (ti.mamme team)

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