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TI.MAMMEBambini e linguaggio: quando arrivano le prime parole?

11.12.21 - 08:00
Dalla lallazione alla formazione del vocabolario personale i piccoli compiono un percorso affascinante
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Bambini e linguaggio: quando arrivano le prime parole?
Dalla lallazione alla formazione del vocabolario personale i piccoli compiono un percorso affascinante

Inserito in un contesto di persone che dialogano regolarmente, ogni bambino acquisisce il linguaggio che seguirà un percorso a tappe prima di esplodere in un florilegio variopinto di paroline ed espressioni. Già nel pancione il piccolo comincia ad ascoltare voci e quindi parole. Sarà intorno al primo anno di vita, però, che il piccolo si concentra sulla sua lingua madre acquisendo i suoni che la compongono. L’espressione comincia con la lallazione, tra i sei e gli otto mesi, una sorta di prova generale che il bambino fa giocando con il suo apparato fono articolatorio, inizialmente senza capire il senso di quei suoni e poi rendendosi conto della loro valenza. L’esempio classico è la parola mamma, pronunciata proprio nella fase della lallazione per gioco e poi ricollegata alla donna che gli ha donato la vita. I dodici mesi segnano il traguardo delle prime parole, e a due anni raggiungono un numero tra i 50 e gli 80 vocaboli.

Ovviamente ogni bambino ha il suo stile: alcuni pronunceranno meno parole ma in modo più corretto ed altri più vocaboli meno comprensibili. Verso i tre anni si completano la fonologia, le basi della grammatica e, quindi, l’acquisizione del linguaggio, mentre per tutta la vita continuerà l’arricchimento del vocabolario personale. Parlare al piccolo ed ascoltarlo stimola lo sviluppo del suo linguaggio, ma non lo aiuta chiedergli di ripetere una parola sino a quando la pronuncia correttamente se al primo colpo sbaglia. Meglio che lo pronunci correttamente l’adulto. Raccontare favole e storie, senza leggerle, per creare maggiore coinvolgimento e scegliere le parole da pronunciare con particolari intonazioni così da aiutare i piccoli a dare senso a quel che ascoltano. Quel che è importante ricordare è che ogni bambino ha i suoi tempi anche nel linguaggio ed eventuali gravi ritardi rispetto ai coetanei dovranno essere valutati dal uno specialista.

TMT (ti.mamme team)

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