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TI.MAMMEÈ tempo di eliminare il ciuccio?

19.11.21 - 08:00
Alcuni accorgimenti per rendere indolore l’evento
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È tempo di eliminare il ciuccio?
Alcuni accorgimenti per rendere indolore l’evento

In inglese si chiama pacifier, che tradotto letteralmente significa pacificatore, ad indicare chiaramente il suo effetto sui bambini. Uno strumento amato da tutti che ad un certo punto, però, dovrebbe essere messo da parte: operazione delicata che richiede qualche accorgimento per avvenire in modo tranquillo. Quando è preferibile eliminare il ciuccio? Appena possibile, per evitare che il bambino rafforzino l’abitudine al suo uso, al pari di tutte quelle che caratterizzano la sua quotidianità, diventando sicurezze. Per eliminare il ciuccio è necessario individuare i bisogni che, con questa operazione, rimarranno scoperti nel bambino, ricordando che il pacifier aiuta il piccolo a consolarsi e tranquillizzarsi, calmare le paure e rassicurarsi.

Cogliendo le caratteristiche degli stati d’animo del bimbo si potrà intervenire tempestivamente a consolarlo o distrarlo, per esempio, al posto del ciuccio. Anche non dare subito il ciuccio per tamponare una crisi di pianto o per favorire la nanna possono avere dei rimedi alternativi, come coccole, abbracci e fiabe raccontate. Se il bambino si rende conto che la soddisfazione dei suoi bisogni può arrivare dalla mamma, finirà per dimenticarsi del ciuccio e l’importanza di questo strumento scemerà nella mente dei genitori e questo sarà percepito dal pupo che lo chiederà sempre meno. Le resistenze iniziali sono possibili, ovviamente, ed i pianti disperati non significheranno che la mamma abbia fatto qualcosa di sbagliato, ma serviranno a motivare ed a rendere più decise e ferme le decisioni ed i comportamenti alternativi.

TMT (ti.mamme team)

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