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TI.MAMMELa timidezza dei bambini: caratteristica o problema?

17.08.21 - 08:00
Dialogo e sostegno di genitori e adulti di riferimento aiutano a rafforzare l’autostima dei piccoli
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La timidezza dei bambini: caratteristica o problema?
Dialogo e sostegno di genitori e adulti di riferimento aiutano a rafforzare l’autostima dei piccoli

Sino ai sei anni di età, circa il 50% dei bambini soffre di timidezza: possono piangere in situazioni nuove con persone sconosciute, aggrapparsi letteralmente a mamma e papà, non rispondere alle domande di estranei e persino nascondersi dietro le gambe di uno dei genitori. Sono atteggiamenti piuttosto normali ed espressione del carattere del bambino, perché – è bene ricordarlo – la timidezza non è un difetto o un problema, bensì una caratteristica del carattere. Quando la timidezza diventa esagerata e comprende disagi comportamentali, come aggressività o rabbia, insieme all’elusione del contatto visivo, si può parlare di problema.

Diventa necessario, quindi, monitorare il comportamento dei bambini, per cogliere eventuali segnali in grado di confermare la sussistenza del problema: ansia in situazioni sociali nuove, pianto quotidiano quando vengono lasciati a scuola, rifiuto a giocare con i coetanei e bisogno di essere accompagnati da un adulto di loro fiducia, calo del rendimento scolastico. Eliminato il senso di colpa dei genitori che, spesso, si sentono scoraggiati dalla timidezza dei propri figli, che vorrebbero fossero disinvolti e sicuri di sé, si passa al “contrattacco”. È vietato trascurare questi segnali, ovviamente, mentre è fondamentale fortificare l’autostima dei piccoli. Inutile insistere, forzando il piccolo timido a relazionarsi con gli altri perché si otterrebbe l’effetto contrario, mentre è dannoso definirlo timido agli occhi degli estranei perché questo alle sue orecchie suona come l’indicazione di un difetto a causa del quale si ritrarrebbe ancor di più.

Non far sentire il piccolo osservato, focalizzando tutta l’attenzione su di lui, ed evitare di rispondere al suo posto ad eventuali domande, ma aiutarlo organizzando uscite frequenti con altre persone e lodandolo per il suo «atteggiamento sociale». Il comportamento dei genitori, così come quello degli insegnanti e degli istruttori sportivi, è fondamentale per recuperare l’eccessiva timidezza dei bambini, legata al carattere e non a problemi interiori, che andranno risolti nelle sedi opportune e con l’aiuto di specialisti. Il piccolo andrà aiutato a far crescere la propria autostima con l’accettazione del suo modo di essere e la valorizzazione di altri suoi punti di forza. Le rassicurazioni sono fondamentali per i bambini, così come il sostegno e l’ascolto empatico.

TMT (ti.mamme team)

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