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TI.MAMMEAppendicite o dolori mestruali? Come riconoscere il problema

17.04.21 - 08:00
Sintomi e dolori che creano allarme e confusione nelle diagnosi
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Appendicite o dolori mestruali? Come riconoscere il problema
Sintomi e dolori che creano allarme e confusione nelle diagnosi

Dolori intensi nella fossa iliaca destra - lo spazio di addome compreso tra il fianco e l’inguine – sono spesso causa di allarme, tanto da ricorrere alle cure ospedaliere con l’idea che possa trattarsi di appendicite. E siccome esistono terribili leggende mitologiche relative ai rischi della degenerazione in peritonite, cresce ancor di più il timore di una situazione tremendamente grave. In realtà c’è da fare alcune differenze per rendere comprensibile e serenamente gestibile una simile emergenza. Prima di tutto chiariamo che l’appendice è una sacca di piccole dimensioni che raccoglie e protegge i batteri destinati al corretto funzionamento del colon. Eventuali ostruzioni dell’appendice provocano un aumento di batteri che sfocia nell’infiammazione detta appunto appendicite. Il fenomeno può verificarsi prevalentemente tra i 10 ed i 35 anni, a prescindere dal sesso, ed è caratterizzato da acuto dolore addominale spontaneo e non solo alla palpazione, febbre, nausea, vomito e stitichezza o diarrea. Meglio non ricorrere ai rimedi casalinghi e preferire il consulto medico, anche perché, in alcune circostanze, non è semplice escludere altri problemi e riconoscere assolutamente l’appendicite o la peritonite (che è l’infiammazione e la lesione del peritoneo, la membrana che riveste viscere e cavità addominale). 

Gli stessi sintomi, infatti, possono ricondurre a malattie infiammatorie intestinali, diverticolite, colica renale, morbo di Crohn e, molto frequentemente, a patologie ginecologiche. Queste ultime meritano un approfondimento poiché, considerata la vicinanza di utero e ovaie all’appendice e la somiglianza dei dolori, può essere ancor più frequente la confusione. Il problema ginecologico più frequente è la rottura di una cisti follicolare durante l’ovulazione: un processo che avviene ogni mese a metà ciclo, ma in presenza di una perdita, anche minima, di sangue provoca un quadro clinico evidente e doloroso. Altra patologia ginecologica è l’endometriosi che in caso di sanguinamento intraddominale provoca dolori acuti, come la gravidanza extrauterina e la torsione dell’ovaio. E poi ci sono le infezioni femminili dell’area pelvica che, in caso di peritonite circoscritta, provocano un quadro clinico difficilmente distinguibile da quello dell’appendicite acuta. È in questi casi che la strada da percorrere è quella della laparoscopia diagnostica, ossia un intervento chirurgico esplorativo, volto ad individuare la causa del dolore e la sua soluzione.

TMT (ti.mamme team)

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