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TI.MAMMEIl singhiozzo nei neonati: quando preoccuparsi?

26.11.20 - 08:00
Cause del disturbo e rimedi per alleviare il fastidio dei piccoli e non solo
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Il singhiozzo nei neonati: quando preoccuparsi?
Cause del disturbo e rimedi per alleviare il fastidio dei piccoli e non solo

Hic! Allarme! Allarme! Il neonato ha il singhiozzo! Un piccolo sussulto della creatura e genitori e parenti vanno nel panico, temendo chissà quali conseguenze. In realtà il singhiozzo è, a qualsiasi età, «una contrazione involontaria del diaframma che chiude la glottide laringea» e di essa si ignora il valore fisiologico, che si potrebbe, comunque, ricondurre ad un riflesso utile ad eliminare l'aria dallo stomaco. Nei neonati e nei bambini fino ad un anno di età, il singhiozzo si presenta di solito dopo la poppata, se il piccolo ha mangiato velocemente e con ingordigia. È un fenomeno abbastanza frequente che può dipendere anche da rapidi sbalzi di temperatura, crisi di pianto o ansia e, generalmente, non è pericoloso. In alcuni casi, però, è bene prestare attenzione, riconoscendo un singhiozzo insolito. 

Un singhiozzo troppo frequente che disturba anche il sonno o l'alimentazione, dura più di 8 ore o si accompagna ad un'eccessiva agitazione del piccolo deve, sicuramente, destare attenzione e richiede il consulto del pediatra. Le cause del singhiozzo patologico possono essere riconducibili a problemi renali, otite, diabete, pericardite o gastrite, ma anche a mal di gola o reflusso gastroesofageo. Fargli riprendere la poppata o, se più grande, fargli bene qualche sorso d'acqua può far passare il singhiozzo, così come fargli fare il ruttino o dargli il ciuccio: ovvero tutti rimedi che favoriscono il rilassamento del diaframma e, quindi, interrompono il singhiozzo. Può essere utile anche prevenire il singhiozzo evitando poppate troppo lunghe o interrotte frequentemente. 

Vietato far fare i ruttini durante la  poppata, alla quale il piccolo non dovrà mai arrivare affamato, e dopo la quale dovrà rimanere qualche minuto in posizione eretta. Sconsigliati, anche contro il singhiozzo, gli sbalzi di temperatura ed i cambi di posizione improvvisi. Nei bambini più grandicelli è possibile far passare il singhiozzo facendogli trattenere il fiato per una decina di secondi dopo un bel respiro, oppure fargli bere qualche sorso d'acqua. Da evitare i rimedi casalinghi ed i rituali popolari come quello acrobatico che prevede di sorseggiare mezzo bicchiere d'acqua ruotando il polso della mano con cui lo si tiene di 180 gradi, tenendo le gambe appena divaricate ed il busto in avanti. Più facile uno spavento con i fiocchi, anzi no: neanche quello funziona!

TMT (ti.mamme team)

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