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TI.MAMMELa fase possessiva dei bambini

25.03.20 - 08:00
Cosa rivela la mania di possesso dei più piccoli?
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La fase possessiva dei bambini
Cosa rivela la mania di possesso dei più piccoli?

«Mio» è forse una delle paroline imparate più in fretta e sicuramente più pronunciate dai bambini al di sotto dei 3 anni. Il senso di possesso diventa il fulcro del loro modo di relazionarsi e, spesso, li fa definire erroneamente egoisti. In realtà il loro è egocentrismo, dipendente dal fatto che i piccoli non hanno ancora chiara la distinzione tra se stessi ed il mondo e, quindi, pensano solo a soddisfare i propri bisogni.

Nell'età in cui i bambini cominciano ad assumere un'identità personale, separandosi dalle figure di riferimento quali sono i genitori, sviluppano il proprio pensiero e persino una personalissima volontà, la stessa che dà il via ai primi no pronunciati con convinzione. Al contempo, il bambino si convince di essere il perno intorno al quale ruota il mondo e di essere padrone di tutto ciò che vede. Un senso della proprietà evidentemente gigantesco che si esprime con un semplicissimo «mio» utile ad esternare l'idea del bambino che vorrebbe accaparrarsi ogni cosa, per avere la sicurezza di non doverne patire la mancanza.

Come gestire il totalitarismo possessivo dei piccoli? La condivisione è il principio fondamentale da insegnare loro, con esempi costanti da parte degli adulti di riferimento. Vietato intervenire per risolvere le schermaglie tra i bimbi che si contendono qualcosa, meglio invogliare ad una soluzione ragionata: fare un po' per uno, a turno, evitando frustrazione e senso di ingiustizia nei giovanissimi antagonisti.

Anche spiegare chiaramente il significato di giusto e sbagliato, insieme alle logiche del possesso, aiuta i piccoli a capire cosa davvero appertenga loro. Fondamentale, anche in questo caso, è l'esempio degli adulti, costanti educatori. Chiedere il permesso di utilizzare qualcosa, ringraziare, offrire diventano abitudini che i bambini acquisiscono  superando, così, la smania di possesso. Ed anche se è teneramente divertente sentirli dire «è mio» mentre con le manine paffute fanno incetta di oggetti, bisogna ricordare che ogni bambino ha bisogno di valori e regole per crescere equilibrato ed educato.


TMT (ti.mamme team)

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