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TI.MAMMEQuando i nonni hanno l'Alzheimer

15.10.19 - 08:00
La malattia spiegata ai bambini, consigli per comprendere e consolare
Quando i nonni hanno l'Alzheimer
La malattia spiegata ai bambini, consigli per comprendere e consolare

Il morbo di Alzheimer è quella forma di demenza che diventa progressivamente invalidante e colpisce soggetti oltre i 65 anni. L'età dei nonni, insomma. I disagi legati a questa malattia coinvolgono tutti in famiglia, compresi i bambini e sono proprio loro che si trovano a fare i conti con una situazione difficile da comprendere ed anche da spiegare. Quando il nonno o la nonna cominciano a dimenticare le cose e finiscono per non riconoscere gli amati nipotini, la situazione diventa problematica ed i genitori devono decidere se spiegare ai bambini la verità di quella malattia, in modo consono alla loro età, o se raccontare una bugia.

Gli esperti, in maniera praticamente unanime, ritengono che sia preferibile fornire spiegazioni corrette anche ai più piccoli, dissipando i dubbi ed i timori che, senza chiarimenti, rischiano di diventare più grandi e spaventosi. I piccoli, infatti, si dimostrano puntualmente capaci di reagire in modo inaspettato, ricorrendo a capacità impensate. I bambini devono sapere cosa sta accadendo senza sentirsi estromessi o, peggio, traditi dal silenzio dei genitori.

E allora, come spiegare la realtà dell'Alzheimer ai più piccoli? È fondamentale non lasciarsi spaventare dall'età dei bambini, ricordando che più piccoli sono, più è facile spiegar loro la situazione, grazie alla loro mancanza di preconcetti sul come dovrebbero comportarsi le persone. In linea di massima, però, è fondamentale prestare attenzione alle loro reazioni per evitare che possano sentirsi a disagio e non esporli ad inutili rischi lasciandoli soli con il nonno che potrebbe aver perso la valutazione dei pericoli. Come comportarsi? Essere sinceri con i bambini è basilare: bisogna spiegare loro tutto, attraverso concetti semplici che possano comprendere facilmente.

Mettersi nei loro panni e capire le loro preoccupazioni è utile per offrire rassicurazioni ed ulteriori chiarimenti, così da non lasciarli dubbiosi ed incerti. Ricorrere ad esempi pratici aiuta i piccoli a comprendere i disagi che affliggono il malato di Alzheimer, capendo per quale motivo la nonna non possa più preparargli i suoi biscotti preferiti o perché il nonno lasci il telecomando nel frigorifero. Gli adulti devono mantenersi sempre disponibili al dialogo confermando ai bambini la possibilità di fare domande ed affrontando con loro gli eventuali possibili peggioramenti della malattia.

Alla base di tutto ci deve essere sempre la consolazione per i più piccoli che devono essere sicuri di vedere accolte e soddisfatte tutte le loro domande e comprese le loro emozioni, anche quelle derivanti dalla paura di non avere più il nonno o la nonna con la dolcezza e le premure alle quali erano abituati. 



TMT (ti.mamme team)

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