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OMAR WICHTEmigrazione giovanile, il fallimento della politica

09.05.23 - 16:14
Omar Wicht, consigliere comunale Lugano
Foto O.W.
Emigrazione giovanile, il fallimento della politica
Omar Wicht, consigliere comunale Lugano

In Ticino ogni anno, centinaia di giovani Ticinesi, vista l’attuale crisi lavorativa e l’incertezza verso il futuro, decidono di emigrare oltre Gottardo. Non e’ giusto che questi ragazzi, nati e cresciuti in Ticino, terminati gli studi, si vedono “sbattere le porte in faccia” e si vedono obbligati ad andarsene dal proprio paese. Un vero fallimento politico Cantonale.

E’ dura da digerire, ma purtroppo i frontalieri continuano ad aumentare, la manodopera locale viene sostituita sempre di più da personale low cost e i nostri figli devono emigrare. E’ inutile negare l’evidenza, la classe politica Cantonale deve fare una seria riflessione perché di questo passo, i nostri giovani ci abbandoneranno tutti.

Il Ticino resterà una specie di “confort zone” per la manodopera d’oltreconfine, ossia uno spazio inutile: entri alla mattina-esci la sera. Non c’è cosa peggiore per un giovane, di perdere fiducia e speranza verso la propria mamma Patria: qui in Ticino è già così da tempo e la situazione quadro peggiora di anno in anno. Dopo una bella campagna elettorale fatta di grandi slogan, è anche ora una volta tanto di passare ai fatti. 

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COMMENTI
 

Swissabroad 11 mesi fa su tio
Rilevare che il congiuntivo non sia un tempo verbale conosciuto dal saccente consigliere comunale la dice lunga sulla nostra formazione scolastica locale. Detto ciò, pur non negando l'esistenza di un trend preoccupante, mi chiedo perché anziché parlare e basta, il ticinese medio con ambizioni, creatività e non da ultimo un gruzzoletto da parte, non abbia il coraggio di costituire una sua società e assumere forza lavoro locale. Sono in pochi a farlo. Gli altri (stranieri ma non necessariamente italiani), più scaltri e inclini al rischio lo fanno...e assumono chi vogliono ovviamente, non di rado chi costa meno...

Panoramix il Druido 11 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
Fosse solo il congiuntivo, saremmo già ad un buon punto; qui mancano proprio le basi elementari della grammatica, per non parlare della sintassi! La cosa triste è che ci sia pure gente che gli da il voto...

Voilà 11 mesi fa su tio
Se l'accordo fiscale con l'Italia avrà qualche effetto, lo vedremo solo tra 10/15 anni, nel frattempo i giovani che hanno lasciato il Ticino metteranno su famiglia e non torneranno più. Pensando anche ai molti confederati che si trasferiscono in Ticino per la pensione, ci sarà un'accelerazione dell'invecchiamento della popolazione, con tutti i problemi conseguenti, in particolare per la sanità e la socialità. Se l'accordo fiscale con l'Italia renderà meno appetibile lavorare in Svizzera, tra qualche anno mancherà personale dappertutto, ma in particolare nella sanità. Il problema è politico, ma anche le aziende, se non vorranno trovarsi in difficoltà tra qualche anno, devono fare la loro parte

Ottilbel 11 mesi fa su tio
Il fatto è che tanto a nessuno frega un emerita ceppa della questione, i politici hanno il salame sugli occhi, il tasso di disoccupazione è il più basso degli ultimi 20-30 anni. Ma non vedono che quella giovanile è ai massimi storici per la Svizzera. Inoltre gli stranieri che lavorano in Ticino poi i soldi li portano fuori, e non reinvestono sul territorio. La colpa non è del frontaliere che va la cosa migliore per se e la propria famiglia, ma del cantone che non ha mosso un dito, e in 20’anni i frontalieri sono passati da 30’000 a quasi 80’000 solo in Ticino.

Diablo 11 mesi fa su tio
Risposta a Ottilbel
i politici non hanno le fette di salame sugli occhi, fanno gli interessi economici che gli convengono ;)

Diablo 11 mesi fa su tio
ok bene lo sappiamo tutti e poi ? nel senso stringiamo e che si propone ? che si fa ? che volete fare e quali fatti concreti proponete ?

sve 11 mesi fa su tio
Risposta a Diablo
Come cosa fare? Iniziamo a mettere dei paletti: diamo priorità ai residenti per i posti di lavoro ed assumiamo altrove in una percentuale limitata, tassiamo maggiormente i datori di lavoro in base al numero di dipendenti stranieri... penso che i nostri politici percepiscano i propri salari per un motivo quindi, come tutti noi lavoratori, che si rimbocchino le maniche ed inizino a fare il proprio lavoro come si deve!

Diablo 11 mesi fa su tio
Risposta a sve
appunto !!!! lo facciano questo i politici invece non lo fanno perche oltre fare slogan non muovono altro ...ovvero solo la bocca

sve 11 mesi fa su tio
Eccoci, siamo noi gli emigrati dal nostro bel Cantone! Io informatica: nata, cresciuta e formata in Ticino. Mio marito medico, nato e cresciuto a Neuchatel in età elementari poi in Ticino dalle medie via, medico laureato all'Uni di Losanna. Siamo venuti a Zurigo per permettergli di fare la specializzazione con l'intento di tornare in Ticino con un bagaglio accademico, professionale e personale più ampio.... ed ecco le famose porte sbattute in faccia! Non mi va di incolpare i frontalieri perchè ognuno guarda i propri interessi e va a cercare fortuna dove meglio crede. Non mi va di incolpare i datori di lavoro perchè, francamente, chi di noi, se fosse nei loro panni, non assumerebbe lavoratori che può pagare di meno per lo stesso servizio offerto? Incolpo, e con grande amarezza, i nostri politici!! Com'è possibile che state solo a guardare, Signore e Signori, accomodati nelle vostre poltrone sicure? Com'è possibile che lasciate, ormai da troppo tempo, andare avanti questa situazione disperata dove i giovani DEVONO andarsene, se vogliono avere un futuro? Noi ci abbiamo provato per anni, in tutti i modi, bussando a innumerevoli porte e restando sempre con l'amaro in bocca ed altrettante innumerevoli volte ho detto a mio marito "MA NON E' POSSIBILE!! DOVREMMO DENUNCIARE QUESTA SITUAZIONE AI MEDIA, FACENDO NOMI E COGNOMI, TANTO COS'ABBIAMO DA PERDERE???" per ovviamente "sbollire" in seguito e lasciar perdere. Qui a Zurigo, abbiamo le nostre floride carriere, possibilità infinite per noi e per i nostri figli... il nostro bel Ticino? Beh... lo visitiamo solo per il bel tempo e per vedere la famiglia...

Voilà 11 mesi fa su tio
A quanto sembra il numero di persone che vengono a vivere in Ticino supera quelli che emigrano, ad arrivare sono i pensionati confederati ed a partire sono i giovani. Dobbiamo costruire nuove case anziani e cercare personale sanitario all'estero! Sul problema del finanziamento ci chineremo quando avremo un attimo di tempo.

Urca che roba 11 mesi fa su tio
copia incolla del sud Italia !!! che ridereee

OB 11 mesi fa su tio
Bred, perfettamente d’accordo, che tristezza per i nostri giovani 🥹

Bred 11 mesi fa su tio
Beh, un Cantone che negli ultimi anni è sempre stato nei primi posti per creazione di nuovi posti di lavoro ma che di fatto non sono destinati ai residenti, è un'unicità mondiale. In tutti gli altri paesi del mondo si cerca di favorire (giustamente) in primis la manodopera indigena soprattutto nel terziario...cosa che in Ticino non avviene più da un ventennio. Nel tempo, i confederati sono praticamente spariti dal contesto lavorativo regionale e di questo bisogna ringraziare in primis una politica che ha tollerato ed appoggiato questo triste trend. Fino alla fine degli anni 90 erano ancora molti i connazionali d'oltralpe che scendevano da noi per fare esperienze professionali, imparare la lingua, avviare attività e perché no, vivere in Ticino. Questo è andato scomparendo e trovo sia gravissimo e lesivo della coesione nazionale. Oggi, il nostro sfigatissimo Cantone non è nemmeno più considerato parte integrante della Svizzera. Basta chiedere agli altri confederati per capirlo.

Thinks 11 mesi fa su tio
Risposta a Bred
Era l'obbiettivo della politica cominciando dalla "libera circolazione dei disperati ", e x loro è un grande successo, quindi continueranno x la loro strada, tanto nessuno li ferma....
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