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JANE LEPORILugano sostenibile: ma quanto realmente? Lettera aperta alla Città di Lugano

25.07.22 - 09:06
Jane Lepori, Presidente Associazione Zenzero.
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Lugano sostenibile: ma quanto realmente? Lettera aperta alla Città di Lugano
Jane Lepori, Presidente Associazione Zenzero.

Egregio Signor Sindaco Michele Foletti,
mi permetta di esordire con una riflessione spiccia ma sempre attuale: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, in questo caso basta un lago, il nostro amato lago di Lugano”. L’argomento in questione è l’autenticità concreta del programma Lugano Sostenibile che è stato presentato pieno di propositi e di validi contenuti ma, dal suo esordio di un anno fa, stenta a produrre attività e risultati significativi.

In tal senso, in qualità di Presidente di Associazione Zenzero, realtà non profit che opera sul territorio da molti anni proprio sui temi della sostenibilità sociale, economica e ambientale, avanzo una proposta concreta che vuole lanciare un segnale chiaro e impattante alla cittadinanza, ma anche con risvolti nazionali. In occasione dell’imminente celebrazione del 1° agosto, ma anche per le feste future, abbandoniamo la consuetudine dei fuochi di artificio e destiniamo le risorse allocate a progetti che parlano davvero di sostenibilità.

Tra l’altro, pur avendo il massimo rispetto per la celebrazione della Festa Nazionale, ritengo che lo spettacolo pirotecnico strida con l’attuale situazione internazionale: sparare fuochi di artificio riporta alla mente le scene di guerra del conflitto russo-ucraino. Inoltre, è risaputo come i botti siano fonte di inquinamento dell’aria e del territorio, a causa delle polveri emesse e dei residui pirotecnici dispersi: un punto che va sicuramente contro i concetti dichiarati sul programma di Lugano Sostenibile. Da ultimo, ricordiamoci anche del fastidio provocato agli animali, non solo domestici ma anche selvatici.

Continuare a dire “si è sempre fatto così” non è sicuramente una corretta e condivisibile motivazione, scegliere di dare un’impronta nuova nella direzione della responsabilità è sicuramente un gesto di grande onore e di chiara volontà di determinare un corso innovativo e consapevole. Per esempio, come reagirebbe l’opinione pubblica sapendo che le risorse per gli spettacoli pirotecnici serviranno, come menzionavo poco sopra, allo sviluppo di micro progetti di sostenibilità sul territorio?

Ecco la creazione del Santuario delle Api, un’iniziativa a scopo sia inserzionistico che didattico che stiamo sviluppando a riqualifica delle zone discoste del territorio luganese. Non diciamo nulla di nuovo sottolineando l’importanza vitale delle api per l’intero ecosistema terrestre, il loro ruolo chiave non solo per l’impollinazione dei fiori selvatici, ma anche dei terreni agricoli; tuttavia è proprio a causa dell’intervento umano – dall’urbanizzazione all’utilizzo di pesticidi e sostanze chimiche – che le api sono oggi in grandissimo pericolo e una mancata azione repentina potrebbe,
in un futuro non così lontano, dimostrarsi fatale.

Questo è solo un esempio dei numerosi interventi che potrebbero diventare la testimonianza incarnata delle parole “Lugano Sostenibile”. Spero che questa mia lettera con le riflessioni riportate possa essere uno spunto su cui confrontarci e condividere opinioni, idee e percorsi per il bene di Lugano.

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