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L'OSPITESolidarietà a coloro che lavorano nell’amministrazione comunale

07.04.22 - 18:22
Gruppo Roré Viva
Roré Viva
Solidarietà a coloro che lavorano nell’amministrazione comunale
Gruppo Roré Viva

Carissimi Concittadini,

Non è più mistero quanto sta accadendo all’interno dell’amministrazione comunale, con una lunga lista di situazioni allarmanti, con personale costretto alla malattia, personale toccato nella propria dignità, posti eliminati cercando di trovare il cavillo regolamentare per non finire a carte bollate davanti ad un giudice e chi più ne ha più ne metta.

Con questo comunicato prendiamo posizione, come Gruppo, per ribadire solidarietà a tutti coloro che lavorano all’interno dell’amministrazione comunale, riconoscendone il valore e l’impegno.

Persone che non meritano di trovarsi in situazioni difficili, non tanto per la loro condotta e le loro capacità quanto per le ingerenze politiche che si percepisce ci siano all’interno dei loro uffici. E che adesso sono di dominio pubblico.

Amministrazione e politica devono saper convivere, senza che una prevalga sull’altra in maniera evidente, quasi persecutoria. È sbagliato pensare che l’amministrazione debba sottostare alle dinamiche politiche, senza poter darvi un freno. La politica deve trovare l’ausilio e la competenza dell’amministrazione. L’amministrazione deve trovare una direzione in quella che è la politica.

Non si confonda l’orgoglio (talvolta la boria) di aver ricoperto una carica istituzionale per qualche periodo, come un atto di onnipotenza. La politica è un viaggio, più o meno lungo in alcuni casi. Un posto di lavoro spesso lo si vuole tenere per la vita.

Invece, a Roveredo c’è una tendenza pericolosa che è quella di mischiare la vita politica con quella privata e soprattutto lavorativa. Specialmente quando si tratta di confrontarsi sulla diversità di idee e di opinioni. Un mix esplosivo, già di suo, e che nel caso del nostro comune è stato infiammato ancor di più dalla scelta da parte del commissario governativo Lardi. Spieghiamo brevemente ai lettori il perché. Generalmente, il dicastero del personale amministrativo viene preso in mano dal sindaco, questo perché si presume sia una figura al di sopra delle parti, imparziale e soprattutto costituisca una figura di garanzia e di dialogo.

Lardi, ha preso il dicastero dell’amministrazione che doveva essere di sua competenza (a maggior ragione perché inviato da Coira) e lo ha affidato ad un municipale di maggioranza. Il commissario governativo ha dimenticato, in sostanza, il motivo per cui ricopre la sua carica, ha dimenticato i problemi in cui versa il municipio di Roveredo, tant’è che è sotto gli occhi di tutti che la situazione nell’ultimo anno è precipitata su più livelli.

Ci chiediamo perché si paga Lardi ed un avvocato, presente a tutte le sedute di municipio, se poi i risultati sono questi. È lecito aspettarsi che in un contesto del genere ci si faccia garanti dei diritti di una persona, non che ci si debba ritrovare a giustificare atti che vanno contro il buon senso. Non ci si può ridurre a dover giustificare l’ingiustificabile, insomma. Con che basi questo consesso politico ha valutato l’operato dell’amministrazione?

Come gruppo noi ci dissociamo, in tutto e per tutto, dalla condotta tenuta dalla maggioranza del Municipio. E restiamo profondamente delusi dal commissario governativo quando percepiamo una certa superficialità nel condurre situazioni evidentemente delicate. Perché non esiste in alcun modo di giocare con la vita delle persone, di metterne in discussione la carriera lavorativa e spesso di poter compromettere definitivamente questa. È una situazione che mette i brividi solo a pensarci.

Date fiducia agli elementi dell’amministrazione, date fiducia al segretario comunale che dovrebbe rappresentare il direttore ed il coordinatore dell’amministrazione e metteteli nelle condizioni di poter lavorare bene; oppure li si vuole fare vivere in questo clima incerto fino alla fine di questo mandato?

Sicuramente, non erano questi i risultati che ci si aspettavano dall’intervento di Coira. Non erano questi perché conti (salati!) alla mano, il risultato è che adesso oltre ad esserci un’instabilità politica (ma a questa ormai noi roveredani ci siamo abituati!) si sta mandando allo sfascio un’intera amministrazione.

È una situazione in cui c’è poco da ridere, ma ci viene da scrivere che se i risultati sono questi potevamo benissimo farcela da soli.

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