Cerca e trova immobili

L'OSPITELugano: la nuova polemichetta per due sere al mese

10.02.22 - 14:48
Lorenzo Quadri, Municipale di Lugano
Ti Press
Lugano: la nuova polemichetta per due sere al mese
Lorenzo Quadri, Municipale di Lugano

Ecco servita la nuova polemichetta, che ha subito fatto assumere a qualcuno/a toni isterici, sugli orari di apertura dei due centri giovani a Lugano (Breganzona e Viganello). Un emendamento, respinto di misura dal Consiglio comunale nell’ambito del dibattito sul Preventivo 2022, chiedeva di aprirli per 4 sabati al mese invece degli attuali due a Viganello e uno a Breganzona, con un costo aggiuntivo di 33 mila Fr all'anno (22mila a carico della città).

Il Municipio si è permesso di proporre al CC di respingere l'emendamento; e non certo per ragioni di principio o politiche (?), ma perché non sarebbero stati soldi ben spesi. Pochi o tanti che siano, si tratta sempre di soldi del contribuente.

Perché non sarebbero stati ben spesi? Già da quest'anno (dopo la sperimentazione nel 2021) la città ha deciso di tenere aperti i centri giovani sull'arco di tutto l'anno, e non più di soli 10 mesi (in precedenza in luglio ed agosto erano chiusi). Questa è sicuramente una misura utile. E l'ha presa il municipio senza che arrivasse un qualche emendamento a chiederla.

Per l'apertura tutti i sabati non c'è invece la domanda, e i centri giovani vanno aperti quando gli "utenti" lo richiedono. Tant'è che i due centri di Lugano non hanno gli stessi orari d'apertura. Quello di Viganello, ad esempio, non è più aperto la domenica perché era frequentato pochissimo: a breve in alcuni giorni/fasce orarie verrà messo a disposizione di gruppi di ragazzi per prove musicali, poiché dispone di una sala insonorizzata.

Piuttosto, qualche risorsa finanziaria in più verrà impiegata per trasferire gli operatori di prossimità giovani (anch’essi potenziati) in una sede più centrale e frequentata di quella attuale, che è ubicata presso il centro giovani di Viganello.

Il municipio è molto consapevole del disagio giovanile post-restrizioni da pandemia, ma questo non vuole ancora dire che la voce “giovani” debba diventare un mantra per spendere soldi del contribuente senza criterio. Anche a questo capitolo, le risorse pubbliche si investono dove servono e dove portano beneficio.

Mischiare poi i ragazzi (spesso giovanissimi) che frequentano i centri giovani con chi si scontra con la polizia a Villa Saroli o con chi occupa illegalmente spazi pubblici (in quest’ultimo caso gli occupanti spesso e volentieri non sono né giovani né luganesi) significa non avere le idee molto in chiaro.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE