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L'OSPITEGordola tornerà a essere “città dell’energia”

17.06.21 - 13:30
Gabriele Balestra, per il Gruppo PLR e Verdi Liberali
Ti Press (archivio)
Il momento dell'attribuzione del Label, nel 2016
Il momento dell'attribuzione del Label, nel 2016
Gordola tornerà a essere “città dell’energia”
Gabriele Balestra, per il Gruppo PLR e Verdi Liberali

Nel giugno 2019, a nome del gruppo PLR di Gordola, avevo inoltrato ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione municipale di rinunciare al programma “città dell’energia”. Tale decisione, è bene ricordarlo, era in contrasto con la scelta del Consiglio Comunale che, nel preventivo di quell’anno, aveva espressamente richiesto il mantenimento dell’adesione.

In questi giorni il Governo cantonale ha accolto tale ricorso. Mi rallegro molto di questa decisione, per due ragioni.

Anzitutto Gordola tornerà a far parte di quei comuni virtuosi che, attraverso specifiche misure, promuovono politiche energetiche e climatiche sostenibili e all’avanguardia. Un bel segnale per un paese che vuole puntare a migliorare la qualità di vita dei propri cittadini. L’adesione a “città dell’energia” consente infatti di beneficiare di strumenti, aiuti e servizi per una politica energetica e climatica a beneficio del cittadino, e orientata ai risultati. Queste misure sono rivolte anche a ogni singolo cittadino. Io stesso, anni fa (quando Gordola vi faceva ancora parte) ho approfittato di una interessante consulenza, che mi ha portato ad installare un impianto fotovoltaico sulla mia abitazione, con i conseguenti vantaggi sia economici che ambientali.

In secondo luogo, ma non di minore importanza, la sentenza conferma come il Municipio abbia agito al di fuori dei suoi poteri, e debba in futuro attenersi e rispettare le scelte politiche del Consiglio Comunale. Nei prossimi anni saremo confrontati con decisioni non facili, ad esempio per il contenimento della spesa pubblica e le scelte sulle priorità degli investimenti da realizzare. Sarà fondamentale che il Legislativo dia delle indicazioni chiare, e che il Municipio le concretizzi, senza intralciare la volontà democratica di chi rappresenta la cittadinanza di Gordola.

Naturalmente il tutto nella speranza che il Municipio non si accanisca in un incomprensibile quanto imbarazzante ricorso alla decisione governativa.

Resta il rammarico per i due anni persi nello sviluppo della politica energetica gordolese, e per gli inutili costi causati (vedi ad esempio l’eliminazione in fretta e furia – nonostante il ricorso pendente – della segnaletica sul marchio “città energia”, che dovrà essere ripristinata).

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