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L'OSPITE13a AVS a Lugano: per non dimenticare

14.02.21 - 10:07
Lorenzo Quadri, municipale di Lugano (Lega dei Ticinesi)
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13a AVS a Lugano: per non dimenticare
Lorenzo Quadri, municipale di Lugano (Lega dei Ticinesi)

LUGANO - Di questi tempi all’ordine del giorno della politica federale ci sono i tagli alle rendite AVS, e segnatamente a quelle delle donne. La maggioranza della Commissione sicurezza sociale e sanità del Consiglio degli Stati ha infatti deciso di peggiorare il progetto di riforma del Primo pilastro del Consiglio federale, a scapito delle future pensionate. Questi tagli non sono accettabili. Altro che risparmiare sulle rendite AVS. I tagli vanno fatti sui miliardi regalati all’estero, sui miliardi sperperati per mantenere finti rifugiati con lo smartphone, sui miliardi spesi in prestazioni sociali ad immigrati in arrivo da paesi stranieri vicini e lontani.

È inoltre il caso di ricordare che, quasi esattamente 12 anni fa - era il 10 febbraio del 2009 - la maggioranza PLR-PPD-PS in Consiglio comunale di Lugano respinse il Messaggio municipale che chiedeva l’introduzione della Tredicesima AVS per gli anziani luganesi che “tirano la cinghia”. La proposta venne affossata con argomentazioni pretestuose ed inconsistenti: l’unico obiettivo della partitocrazia era “non darla vinta” all’odiata Lega in una delle sue battaglie storiche. Una delle prime campagne del Movimento, ad inizio degli anni Novanta fu infatti quella per il bonus di 1000 Fr “per i noss vecc”. In prima linea ad opporsi al modesto contributo agli anziani di Lugano c’erano proprio i socialisti. I compagni non potevano infatti tollerare di venire superati in un settore - quello sociale - che considerano di loro esclusiva competenza.

C’è da sperare che i cittadini, nel momento di depositare la scheda elettorale nell’urna, si ricorderanno di certe squallide performance all’insegna della politichetta. Senza le quali la Tredicesima AVS, almeno a Lugano, sarebbe una realtà da 12 anni.

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