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L'OSPITESanta Apollonia – 9 febbraio – primo soffio di primavera

09.02.21 - 06:45
Matteo Muschietti - Coldrerio
Matteo Muschietti
Santa Apollonia – 9 febbraio – primo soffio di primavera
Matteo Muschietti - Coldrerio

Oggi è Santa Apollonia. E' la patrona di Coldrerio. Quanti ricordi nella mia mente lasciata libera di ricordare. Nella mia infanzia solevo nei giorni precedenti la commemorazione della Santa, recarmi sul campanile della chiesa a Lei dedicata a suonare a festa le cinque campane che emanavano un suono dolce che il vento diffondeva in tutto il villaggio. Febbraio qui nel Mendrisiotto è il mese che apre ai primi tepori della primavera prossima oramai. Passavo ore,ore, a suonare le campane ed era un divertimento pieno che mi appagava soprattutto nelle spirito. Poi guardando dal campanile spaziavo sul Colle degli Ulivi, sui suoi cipressi che a filari accompagnavano la scala in sassi sino al colmo del colle. Pareva di essere in Toscana per la bellezza degli alti cipressi e dell' uliveto che a quei tempi era una rarità nella nostra regione. Anche i filari di vigna ben tenuti ornavano tutta la collina. Sotto il campanile vi era il cimitero, ordinato. Anche se ancora inverno le tombe erano colorate dalle prime primule che davano un tocco di vita a chi li riposava. Il culto dei morti a Coldrerio è molto sentito e la gente si reca sovente a far visita ai defunti. Mi ricordo che nei giorni dove le campane suonavano le persone al cimitero sostavano più del previsto ad ascoltare l'allegria del concerto emanato dalle argentine campane. Forse per un attimo dimenticavano il dolore per la perdita di una persona cara. Nella giornata di Santa Apollonia per tutta la giornata le campane suonavano per la gioia di chi si recava a salutare la Santa. Attualmente la chiesetta è stata riparata e messa a nuovo. Causa la pandemia quest'anno rimarrà ancora chiusa e la Santa è stata portata nella chiesa parrocchiale. Certo che il corona-virus ha affossato le tradizioni popolari ed ha cancellato tutte le sagre del Mendrisiotto.

Speriamo che vegano tempi migliori, dove rispolverare la tradizioni e le sagre, perché è un momento di aggregazione e questo ci manca e ci rende la vita insipida e priva di gioia.

Trovarsi e conversare, stringersi la mano, o perché no darsi un bacio, oggi non è possibile.

Portiamo pazienza, verranno tempi migliori.

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