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L'OSPITEConsiglio federale, ma la coerenza?

18.12.20 - 12:41
di Matteo Lordelli, membro Giovani Liberali Radicali del Mendrisiotto
TiPress - foto d'archivio
Consiglio federale, ma la coerenza?
di Matteo Lordelli, membro Giovani Liberali Radicali del Mendrisiotto

MENDRISIO - Il nostro Consiglio Federale, data l’emergenza sanitaria, ha introdotto delle misure per combattere l’avanzamento del CoVid-19 tra le quali possiamo citare: l’obbligo della mascherina qualora non venga mantenuta la distanza di almeno 1,5 metri, vietate le feste con più di dieci persone e limitazioni agli esercizi pubblici tra cui bar e ristoranti.

Le FFS sono una nazione a parte?
D’altronde non è una novità, i treni del trasporto pubblico, offrono un servizio alquanto discutibile dato che quotidianamente sono in ritardo e oltretutto strapieni di gente. Tutto ciò non sarebbe giustificabile e accettabile in periodi “normali”, ma soprattutto adesso in piena emergenza pandemica in cui tutti gli attori economici dovrebbero far la propria parte… tutti tranne le FFS?

Ci vuole più uniformità e coerenza
Da buon contabile non mi permetto di giudicare in maniera eccessiva le misure introdotte. Quello che però mi permetto di far notare è che in alcuni casi si sono fatte decisioni discutibili e abbastanza incoerenti tra le varie categorie coinvolte. Non è possibile usare il pugno duro contro i ristoratori e proprietari di bar e al contempo essere più morbidi con altre attività…cerchiamo di trovare un punto d’incontro che sia coerente e corretto.

Per superare questa pandemia è necessario un gran lavoro di squadra da parte di tutti gli attori coinvolti: stato, aziende e cittadini! Ma come possiamo pretendere che le misure vengano prese con serietà dalla popolazione, quando lo Stato stesso è incoerente e parallelamente una delle principali aziende para-statali organizza collegamenti che assomigliano più a dei viaggi per bestiame piuttosto che per passeggeri.

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