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L'OSPITELa biodiversità alpina

25.09.20 - 16:00
Davide Rossi, Consigliere Comunale Mendrisio
Ti Press
La biodiversità alpina
Davide Rossi, Consigliere Comunale Mendrisio

Chi osteggia la nuova legge sulla caccia scrive che se fosse accolta, in pochi decenni vi sarebbe un tracollo della biodiversità sulle Alpi. Per questo votano no e dicono di essere a favore della biodiversità.

Domandiamoci almeno se finora sono stati coloro che siedono dietro la scrivania intenti a scrivere articoli contro la legge che hanno favorito la biodiversità oppure se non è chi ha lavorato da secoli e continua a lavorare con fatica a sfalciare prati, a portare animali al pascolo, a soccorrerli quando sono malati, ad allevarli con amore e passione.

I contadini, gli allevatori, senza essere biologi, sono i primi che ci tengono alla biodiversità. Sanno che un terreno ricco di specie vegetali e di conseguenza anche animali, è interessante anche dal punto di vista foraggero oltre che da quello della qualità del paesaggio. E sarà un caso se la Confederazione nella politica agricola ha introdotto contributi specifici per chi continua a sfalciare terreni dove la qualità ecologica è elevata e dove sono presenti muri a secco, alberi isolati, corsi d’acqua?

I contadini sanno pure, poiché sono realtà che li toccano da vicino ogni giorno, che un prato o un pascolo, dopo pochi anni di abbandono, diventano delle monoculture poverissime sia dal punto di vista foraggero che per la biodiversità: un prato si trasforma in nardeto (specie che nessun animale bruca volentieri) oppure in una superficie ricoperta di felci; un pascolo alpino viene invaso da rododendri o ginepro oppure dall’ontano alpino. E non è più pascolo!

Votare no alla legge federale sulla caccia vorrà dire incentivare l’abbandono della pastorizia di montagna, poiché a causa dell’espansione incontrollata del lupo, molte aziende smetteranno, anzi parecchie hanno già smesso oppure sono in procinto di farlo. Come è mai possibile sostenere che votando no si favorisce la biodiversità? Non lasciamoci ingannare da questa falsa affermazione e votiamo SÌ alla nuova legge in votazione il prossimo 27 settembre.

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