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L'OSPITEIl malato grave e le 3 squadre

08.11.19 - 13:00
Matteo Buzzi, co-coordinatore dei Verdi del Ticino
Matteo Buzzi, co-coordinatore dei Verdi del Ticino
Il malato grave e le 3 squadre
Matteo Buzzi, co-coordinatore dei Verdi del Ticino

Il clima terreste sotto l’impulso delle emissioni antropiche di anidride carbonica, tutt’ora in crescita a livello globale, si sta inequivocabilmente surriscaldando. La comunità scientifica è chiara: bisogna al netto azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050. In estrema sintesi bisogna ridurre annualmente del 3% le emissioni. Uno svizzero medio emette pro capite 12-13 tonnellate di CO2 all’anno. Pur considerando possibili pozzi di assorbimento dovremmo scendere sotto la tonnellata annua pro capite. La notevole distanza che ci separa dalla sostenibilità climatica mette in luce la gravità in cui si trova il paziente clima e quindi la necessità di una cura efficace. Secondo gli specialisti solo con una riduzione a zero delle emissioni nette in tempi utili si potrà salvare il paziente da conseguenze irreversibili.

Nel reparto cure intense, nonostante la chiara diagnosi e proposta di cura fatta dai medici specialisti, si dibatte su quale sia la cura più adatta. La squadra ”Marco Chiesa” da la colpa alle emissioni inquinanti di altri paesi e all’immigrazione per cui si può continuare a somministrare la “cancerogena CO2” al paziente malato, basta che sia certificata “prima la nostra”. Del resto per cosa bisogna allarmarsi: alcuni membri della squadra mettono addirittura in dubbio il parere degli specialisti.

La squadra “Marina Carobbio” condivide invece appieno diagnosi e cura proposta e da anni sta lavorando con coerenza in questo senso: potenziamento delle energie rinnovabili, più mezzi pubblici, maggiore efficienza energetica. Purtroppo la squadra progressista poche volte è stata spalleggiata dalle altre rimanendo spesso in minoranza. Si fosse agito così la malattia sarebbe stata meno grave e oggi più facilmente curabile.

Infine la squadra “centro”, capitanata da Filippo Lombardi e Giovanni Merlini , forte della santa alleanza, inneggia all’idolo del compromesso tra il team Carobbio e il team Chiesa, ben sapendo che “la camomilla” non permetterà di curare veramente il paziente.

Se si vuole salvare il clima bisogna fare scelte chiare, incisive e coerenti con gli obiettivi da raggiungere.

Sia le scelte immobilistiche ed irresponsabili della destra (UDC) che il blando compromesso del centro (PLR-PPD) ci porteranno, se proiettate globalmente, verso il baratro climatico. Per questo nel ballottaggio per il Consiglio degli Stati voterò solo Marina Carobbio.

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