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L'OSPITENuova ondata persecutoria contro gli automobilisti

18.08.19 - 14:11
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi
TiPress - foto d'archivio
Nuova ondata persecutoria contro gli automobilisti
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi

Sotto le cupole federali si prepara l’ennesima fregatura a danno degli automobilisti.

Il Consiglio federale ha deciso di affiancare, a partire dal 2022, la vignetta elettronica a quella “tradizionale”. Questo è il primo passo per l’introduzione del road-pricing, del mobility-pricing, e di tutte le boiate-pricing che servono ad ulteriormente tartassare e penalizzare gli automobilisti.
Questi balzelli infatti, che sono il revival dei pedaggi medievali, necessitano di un contrassegno elettronico per venire prelevati.

Il trucchetto è semplice. Si tratta della solita tattica del salame.
Prima si affianca la vignetta elettronica a quella cartacea, naturalmente riempiendosi la bocca con la “digitalizzazione”, che fa tanto chic. Poi, in un secondo tempo, dicendo che la vignetta elettronica è più comoda (il che è vero: non bisogna staccarla ogni anno dal parabrezza, ed inoltre, se installata sulla targa, risolverebbe il problema di chi ha le “trasferibili”, che oggi deve comprare una vignetta per ogni veicolo) si lascerà solo quella, abolendo il contrassegno cartaceo.

A questo punto ci saranno i presupposti tecnici per l’introduzione delle boiate-pricing di cui sopra (oltre che di un vero e proprio Grande Fratello a danno degli automobilisti). Ed è fin troppo facile prevedere che i rappresentanti del triciclo PLR-PPD-PSS, ostaggi dell’isterismo climatico e del dogma politicamente corretto che vede gli automobilisti come la fonte di tutti i mali (ovviamente solo quelli elvetici; perché sulle decine di migliaia di frontalieri che entrano in Ticino uno per macchina “grazie” alla libera circolazione, la musica cambia, ed i sedicenti ecologisti tacciono) non perderanno tempo per decidere l’introduzione di tutti i “pricing” possibili ed immaginabili. Alla faccia di chi necessita della macchina per andare a lavorare!

Come se non bastasse, nella Commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati, sempre gli esponenti della partitocrazia PLR-PPD-PSS hanno pensato bene di cavalcare l’isterismo climatico per farsi campagna elettorale a danno, ancora una volta, degli automobilisti: ed infatti vogliono ulteriori rincari della benzina.

Dunque, i partiti cosiddetti “storici” vogliono trasformare l’automobile in un lusso per i ricchi, i quali evidentemente possono permettersi di pagare tutti i vari rincari. Andiamo proprio bene…

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