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L'OSPITESosteniamo i giovani che marciano per il clima

17.03.19 - 08:03
Massimo Mobiglia, Presidente verdi liberali
Ti Press (archivio)
Sosteniamo i giovani che marciano per il clima
Massimo Mobiglia, Presidente verdi liberali

Venerdì 15 marzo a Bellinzona, come in molti altri paesi e città del mondo intero, tanti giovani hanno fatto il loro “sciopero per il clima”, una marcia di sensibilizzazione rivolta ai governi per intraprendere al più presto misure concrete per contenere o ancor meglio bloccare l’aumento delle emissioni di gas a effetto sera, che, secondo gli studi più accreditati di scienziati a livello mondiale, sono la causa principale del cambiamento climatico.

In questo giorno sono riusciti a racimolare quantitativi di persone inimmaginabili e ineguagliati da altre manifestazioni mondiali del passato, come ad esempio le proteste dopo la catastrofe di Chernobyl o le rivolte studentesche di fine anni 60. Molti studiosi stanno cercando di capire i motivi e le ripercussioni.

Nessuno era mai riuscito a fare tanto, e per questo i soliti contestatori iniziano azioni di screditamento che rasentano i livelli di inettitudine.

Prendiamo invece il vero significato di queste manifestazioni. Da anni oramai, molti scienziati e organizzazioni hanno cercato di convincere la società civile della limitatezza delle risorse e del loro uso parsimonioso evitando oltre altri sprechi anche il conseguente inquinamento. Eravamo alla metà degli anni settanta.

Ora siamo nel 2019 e la storia di questi 40 anni ci ha insegnato quanto la maggior parte dei governi e delle lobby mondiali abbiamo frenato, inibito questi principi. Sono trascorri molti anni dove si è cercato di portare in avanti la sostenibilità vera, ma gli ostacoli sono sempre stati insuperabili. Prendiamo ad esempio la revisione della legge sul CO2 che in Svizzera ha subito un arresto poco prima della fine dell’anno 2018.

Il messaggio dei giovani è di finalmente prendere in mani le redini del futuro, un messaggio di allarme che le maggioranze hanno sempre negato.

Se questo è l’appello dei giovani, noi continuiamo e continueremo a rispondere “presente”!

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