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L'OSPITERivalorizzare il lungolago a Lugano: tra sogni e realtà

14.01.19 - 17:17
Giovanni Pedrozzi, ingegnere geotecnico e candidato al gran consiglio
Rivalorizzare il lungolago a Lugano: tra sogni e realtà
Giovanni Pedrozzi, ingegnere geotecnico e candidato al gran consiglio

Ho letto con interesse dell’idea avanzata da Alessio Petralli di creare una spiaggia dal LAC al Cassarate, e delle reazioni che tale proposta ha suscitato. Purtroppo la mia lettura dell’idea e della sua fattibilità è critica, essendo io ingegnere geotecnico, nonché per aver già condotto studi di stabilità della Rivetta Tell, del lungolago di fronte a Piazza Manzoni e il Parco Ciani. Il punto cruciale per la fattibilità del progetto
è garantire la stabilità degli inerti che si dovrebbero depositare lungo la riva del lago.
A questo scopo in Svizzera vige la Norma SIA 267 Geotecnica, (ne sono co-autore), la quale stabilisce come queste verifiche geotecniche devono essere condotte.

Circa la fattibilità tecnica della proposta avanzata, posso precisare che dalla foce del Cassarate all’Hotel Walter au Lac il lungolago ha già adesso diversi problemi di stabilità e nessun ulteriore deposito di materiale è possibile perché presso la foce ed il Parco Ciani il fondale è troppo ripido e già adesso ha frequenti franamenti subacquei (a seguito delle correnti e del materiale che il Cassarate regolarmente deposita). Dalla Rivetta Tell alla Piazza Manzoni il fondale è troppo ripido ed è composto da terreni con delle scarse resistenze geomeccaniche. E’ bene ricordare che l’ex. San Carlino venne costruito su una piattaforma fondata su dei pali e che Piazza Manzoni era invasa dal lago fino al suo terrazzamento (1887). A seguito di questo deposito la riva del lago era diventata instabile con continui cedimenti (il palazzo del Municipio, per chi non lo sapesse, è inclinato diversi decimentri). Solo attorno al 2000 il lungolago venne messo in sicurezza creando il terrazzo dove c’era il Mojito. Con l’intervento fatto si è riusciti a stabilizzare la riva del lago che comunque rimane critica. Invece per il tratto che va dall’Hotel Walter au Lac al LAC la situazione è decisamente migliore e una spiaggia potrebbe lì si essere fattibile.
Pertanto dell’iniziale idea del sig. Petralli, di realizzare una spiaggia lunga ca. 1200 m, potrebbero esserne tecnicamente fattibili 200 m. Il tratto tecnicamente più favorevole inizia presso il Pontile Belvedere e finisce all’Hotel du Lac.

Parlando dei permessi, va detto che nei laghi Svizzeri è proibito depositare del materiale (v. leggi Svizzere), sia per le rive naturali che per le antropizzate. Possono essere concesse delle eccezioni in caso di un importante interesse pubblico predominante o per degli interventi con un bilancio ecologico positivo, e questo non appare il caso.

Circa i costi, il sig. Petralli prevede un impegno economico intorno a 100 Mio e 5 anni di tempo per realizzarla. Temo che in questo computo non si sia tenuto conto di tutte le opere accessorie necessarie per la fattibilità di una spiaggia di 1200 m: interventi di consolidamento del lungolago (muri di sostegno e rinforzo degli edifici esistenti), oltre che il trasporto e il deposito degli inerti, e i servizi per il suo buon funzionamento: spogliatoi, gabinetti, una struttura per il servizio di salvataggio, i sottopassi pedonali, gli accessi ecc.

L’ultima considerazione riguarda la tempistica: un intervento così importante avrebbe, un forte impatto per tutto il centro città, pertanto si dovrebbero rivedere il piano direttore ed il piano regolatore. Senza, nel centro città sarebbe il caos. Tale procedura richiederebbe dai 5 ai 10 anni, con la progettazione e la costruzione tra i 15-20 anni (se tutto va veloce senza ricorsi, v. esempi di Pian Scairolo o del NQC).

In conclusione, pur ritenendo importante rivalorizzare il lungolago, credo che con un debito poco inferiore a 1 Mia e tanti progetti già in corso (polo sportivo, polo scientifico, campo Marzio nord, arredo urbano, rete tram, aeroporto, NQC, centro servizi, Pian Scairolo, nuova sede della divisione spazi urbani, ecc.), Lugano non ha al momento i mezzi per ulteriori progetti. L’idea di stravolgere Lugano con una grande spiaggia tipo “Croisette” non mi piace, ma comunque vorrei che tutti i miei amici stranieri che porto al Parco Ciani e ne rimangono incantati, non rimanessero delusi dal Lungolago. Personalmente condivido l’idea di Albertini di iniziare con piccoli passi come pedonalizzare tutte le domeniche il lungolago (costo zero), le fontane a lago, dar spazio ad installazioni artistiche, oppure del PPD di raddoppiare il Parco Ciani e creare un percorso pedonale da Paradiso a Gandria. Mi piace anche la proposta dei municipali Zanini e Quadri di costruire delle piattaforme-terrazze sull'acqua come la zattera Riva Caccia (presso la Rivetta Tell forse si possono riutilizzare i vecchi pali di fondazione dell’ex. San Carlino). Mi permetto di aggiungere un’idea: perché non collegare queste terrazze sull’acqua con una passerella, in armonia con il progetto che il comune di Paradiso sta già progettando?

Giovanni Pedrozzi
Ing. Geotecnico ETH
Membro Commissione Norme SIA 261 e 267
Candidato al gran consiglio

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