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L'OSPITEPer una riforma fiscale attenta ai Comuni

09.12.18 - 12:00
Eolo Alberti, Sindaco di Bioggio
Per una riforma fiscale attenta ai Comuni
Eolo Alberti, Sindaco di Bioggio

In ambito fiscale stiamo assistendo a importanti cambiamenti a livello internazionale e federale che si riflettono in maniera significativa anche sui Cantoni e sui Comuni. Ne è un esempio la nuova legge sulla riforma fiscale e sul finanziamento dell’AVS, approvata di recente dalle Camere federali. In pratica, in futuro tutte le aziende dovranno essere imposte allo stesso modo, con conseguenze rilevanti per Cantoni e Comuni. Infatti, per evitare di perdere competitività con l’estero, la soluzione prevista in tutta la Svizzera è di ridurre l’imposizione ordinaria delle imprese, ciò che comporta anche un aumento della concorrenza fiscale all’interno della Svizzera. Si tratta di una riforma nata dalla necessità di abrogare le norme applicabili alle società a statuto speciale, non più compatibili a livello internazionale.

In questo contesto non vi è alcun dubbio che, per rimanere concorrenziale, anche il Ticino dovrà diminuire l’aliquota fiscale applicata sull’utile delle aziende. Una necessità che risulta ancora più evidente se si considera che il nostro Cantone si trova nella seconda metà della relativa classifica intercantonale e che buona parte degli introiti fiscali è generata da un numero ristretto di contribuenti. Questo implica che se queste aziende dovessero lasciare il Ticino per ragioni di mancanza di concorrenzialità fiscale l’impatto finanziario per Cantone e Comuni sarebbe notevole.  

Ecco perché occorre riflettere positivamente sulle recenti proposte di riforma fiscale cantonale, in quanto permettono al nostro territorio di rimanere attrattivo e, di conseguenza, assicurano al Cantone e ai Comuni le entrate finanziarie di cui necessitano per svolgere al meglio i propri compiti. In effetti, così come prospettata, la riforma garantisce un giusto equilibrio d’intervento e la dovuta attenzione anche nei confronti dei Comuni. In particolare, è senz’altro positiva l’intenzione di diminuire il moltiplicatore cantonale d’imposta, di cui potranno beneficiare anche le persone fisiche. In questo modo si potrà ridurre il carico fiscale dei contribuenti ticinesi senza che questo si ripercuota negativamente sulle casse degli enti comunali. Infine, è sicuramente interessante l’ipotesi di una differenziazione del moltiplicatore comunale tra persone fisiche e giuridiche, così da accrescere l’autonomia comunale in ambito di politica fiscale e poter disporre di alcuni Comuni più concorrenziali con il resto della Svizzera.

 

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