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L'OSPITEAncora sgravi fiscali: una scelta sbagliata!

17.07.18 - 09:47
Unione sindacale svizzera - Ticino e Moesa (USS-Ti)
Ti Press
Ancora sgravi fiscali: una scelta sbagliata!
Unione sindacale svizzera - Ticino e Moesa (USS-Ti)

Non sono passate inosservate le parole del direttore del dipartimento delle finanze e dell’economia, Christian Vitta, a proposito della possibilità di ridurre il moltiplicatore d’imposta cantonale. Tecnicamente ciò significa che i detentori di grandi patrimoni e di redditi elevati beneficeranno di importanti riduzioni fiscali. Per coloro che dispongono invece di redditi medi e bassi ciò significherebbe soltanto qualche briciola. L’abbassamento del moltiplicatore d’imposta, infatti, per queste categorie di contribuenti, non compenserebbe minimamente le conseguenze di uno svuotamento delle casse pubbliche.

La mancanza di risorse da parte dello Stato, già negli scorsi anni ha comportato pesanti tagli alle fasce di popolazione con redditi medi e deboli. Migliaia di ticinesi si sono visti ridurre o sopprimere gli assegni di prima infanzia e gli assegni integrativi, le borse di studio, come pure i sussidi di cassa malattia.

I soli beneficiari delle politiche fiscali applicate negli scorsi anni sono sempre stati i grandi patrimoni e le grandi aziende. La maggioranza della popolazione ne è sempre uscita sconfitta. Mentre continua a crescere il numero di coloro che necessitano dell’assistenza pubblica per sopravvivere, la politica ripropone ricette vecchie, diversivi per distrarre dalla questione centrale: in un Cantone dove si applicano salari da fame, poco importa qualche variazione del moltiplicatore. Per il benessere della popolazione, risparmiare 10 in imposte e perdere 100 in aiuti oppure il disimpegno dello Stato in importanti settori come quelli della scuola o della salute, non risulta un grand’affare.

In conclusione, lo Stato non deve ridurre l’onere fiscale derivante dall’imposizione progressiva. Esso deve invece spendere bene le risorse a sua disposizione, soprattutto in un periodo in cui la popolazione necessita di servizi e di prestazioni poiché il mondo del lavoro, spesso, non offre soluzioni adeguate ai bisogni. Si tratta di scelte che impoveriscono il nostro Cantone e la maggioranza dei suoi abitanti. Scelte che vanno combattute con determinazione.

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