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L'OSPITETrasporto pubblico nella periferia della Nuova Bellinzona

01.03.18 - 23:02
Elia Ambrosini, Cittadino di Bellinzona, Quartiere di Preonzo
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Trasporto pubblico nella periferia della Nuova Bellinzona
Elia Ambrosini, Cittadino di Bellinzona, Quartiere di Preonzo

La politica, negli ultimi anni, si è spesso chinata sui problemi legati al traffico eccessivo, preoccupandosi di diminuire il numero di automobili in circolazione, ad esempio incentivando la mobilità sostenibile ed il trasporto pubblico. Questo obbiettivo, però, al momento non può essere considerato raggiunto in modo ottimale, in quanto nella capitale vi è tuttora un’offerta di autobus pubblici limitata, soprattutto sulle tratte che servono le zone periferiche.

In particolare il collegamento tra Bellinzona e Biasca (tratta 193), risulta essere ormai da anni nettamente insufficiente. La nuova Bellinzona, purtroppo, al riguardo non ha portato miglioramenti. Durante la settimana (venerdì escluso), infatti, l’ultimo bus della giornata diretto a Biasca parte da Bellinzona alle 19:09, escludendo di fatto il servizio per le persone sprovviste di un’automobile per l’intera fascia serale e notturna, sino alla mattina del giorno seguente. Al venerdì, invece, vi sono soltanto due bus serali, alle 20:09 da Bellinzona direzione Biasca e alle 21:09 da Biasca direzione Bellinzona.

Un’altra problematica di rilievo riguarda poi l’occupazione eccessiva dei torpedoni durante gli orari di punta. I bus sono spesso troppo pieni (p. es collegamento in partenza alle 17:16 dalla stazione di Bellinzona). Talvolta il numero di viaggiatori supera addirittura la capienza massima consigliata, mettendo dunque a serio rischio la sicurezza e l’incolumità dei passeggeri. Ciò potrebbe essere facilmente migliorato, per esempio estendendo la percorrenza fino a Biasca del bus in partenza da Bellinzona stazione alle 16:39 (attualmente già in esercizio ma solo fino a Gnosca). Il 27 febbraio la consigliera comunale Lelia Guscio ha presentato al riguardo un’interpellanza al Municipio di Bellinzona.

Durante il fine settimana sulla tratta Bellinzona-Biasca-Bellinzona circola solo un bus ogni due ore. Questo dimostra poca flessibilità dei trasporti pubblici ed invoglia le persone ad utilizzare i mezzi di trasporto privati (con relative conseguenze legate al sovraccarico delle strade e deterioramento della qualità dell’aria).

Nei giorni prefestivi al momento non c’è alcun modo di tornare a casa con i trasporti pubblici a causa della totale assenza di bus notturni. Solitamente al venerdì e al sabato ci sono due collegamenti molto apprezzati a 00:05 e all’01:05.

Da qualche anno sono stati organizzati alcuni bus aggiuntivi (come quello delle 16:39 e delle 20:09), i quali circolano però unicamente fino a Gnosca.

Alla luce di quanto sopra esposto mi sorgono alcune spontanee domande in merito al servizio pubblico sulla sponda ovest a Nord di Bellinzona.

Per quale motivo, i bus delle 16:39 e 20:09 circolano solo fino a Gnosca e non fino a Biasca (come avviene peraltro negli altri orari)?

Come mai dopo l’aggregazione non si è ancora deciso di prolungare tali collegamenti almeno fino a Moleno?

Va ricordato che anche questi quartieri (sebbene periferici) fanno parte della grande Bellinzona, pertanto non devono venir trascurati!

 

 

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