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L'OSPITEPrevidenza 2020: guardiamo al futuro

21.09.17 - 06:15
Evelyne Battaglia-Richi, consigliera comunale Mendrisio
Tipress
Previdenza 2020: guardiamo al futuro
Evelyne Battaglia-Richi, consigliera comunale Mendrisio

I sistemi di previdenza garantiscono a tutti di vivere e invecchiare decorosamente.
La revisione della previdenza 2020 (due oggetti in votazione) sono un passo necessario per garantire il suo futuro. E’ un compromesso. In una prossima
revisione possiamo e dobbiamo affrontare i nodi non sciolti, assicurando nel frattempo però un miglior equilibrio per il bilancio economico della previdenza. Un adeguamento di 70 franchi per chi andrà in pensione, può sembrare tanto ad alcuni, poco ad altri e non ci sarà per chi è già pensionato.
Chi è scontento della soluzione proposta, si deve però chiedere: quale sarebbe l’alternativa? Un controprogetto ora non c’è.
Chi è contrario alla riforma, affossa il lavoro degli ultimi 7 anni svolto insieme da tutte le forze politiche in campo (anche quelle che oggi dicono di no). Senza la riforma bisognerà tornare al tavolo e ci vorranno altri 7-8 anni per una soluzione probabilmente peggiore di questa. Con l’invecchiamento progressivo della popolazione in Svizzera e i cambiamenti sul nostro mercato del lavoro, ogni anno senza riforma significa accumulare debiti miliardari. Questo non aiuta assicurare un futuro al nostro sistema per le giovani generazioni.
Il contributo delle donne che dovranno dare parità di età di pensionamento, quando ancora a loro questa parità non è concessa in molti ambiti, è una pillola amara. La accetto senza entusiasmo perché necessaria. Era già prevedibile quando si era passato dai 62 anni agli attuali 64, rispettivamente 65 per gli uomini. Rimane un’ età comunque inferiore a quello delle donne e uomini dei paesi europei intorno a noi, che devono lavorare più a lungo (66-67 anni), per ricevere poi una pensione inferiore alla nostra.
Votare SI per entrambi gli oggetti della riforma previdenza 2020 consolida la situazione finanziaria indispensabile per far sopravvivere il nostro sistema di
previdenza. Senza la loro accettazione non potrà esserci riforma e si traduce nel fare un passo indietro nel prossimo futuro perché saranno disponibili meno soldi e meno prestazioni per tutti. La riforma avanzerà di un passo e non si fermerà qui. Si dovrà toccare oltre che il nostro sistema pensionistico, anche la politica familiare, agevolando i nostri giovani a formare una famiglia e contribuire a ringiovanire la nostra società. Resta ancora la possibilità per pochi giorni di contribuire con due SI per permettere a tutti, donne e uomini del nostro paese, di non restare a mani vuote quando è il momento di andare in pensione!

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