Cerca e trova immobili

CANTONEFare musica in Ticino, senza timore degli imprevisti, grazie a un "porto sicuro"

31.08.22 - 14:00
È il concetto alla base del Safe Port Production ideato da Leo Pusterla: un aiuto creativo, ma anche burocratico
SAFE PORT PRODUCTION
Fare musica in Ticino, senza timore degli imprevisti, grazie a un "porto sicuro"
È il concetto alla base del Safe Port Production ideato da Leo Pusterla: un aiuto creativo, ma anche burocratico

LUGANO - Una casa di produzione, una nuova realtà creativa nel mondo della musica ticinese, ma allo stesso tempo qualcosa di più. È la Safe Port Production, che ha visto la luce giusto qualche giorno fa. «L'idea della casa di produzione è un progetto che avevo in tempo da parecchi anni, in realtà» ci spiega Leo Pusterla, cantautore e frontman dei Terry Blue. «Va di pari passo con la mia scelta di vivere esclusivamente di musica e concerti: ho cercato di conciliare la mia attività live con la produzione di altri artisti».

Un supporto creativo, ma che burocratico - Lo scopo principale della Safe Port Production, spiega ancora Pusterla, è la costituzione di una «realtà collaborativa collettiva in Ticino, che credo sia qualcosa di cui abbiamo sempre più bisogno». I servizi di questa neonata entità saranno «indirizzati principalmente verso i giovani musicisti, che magari si lanciano nella loro prima produzione senza ben sapere dove andare a parare». Viene quindi offerto un supporto «sia a livello compositivo, produttivo e arrangiativo» ma anche, e non è uno scoglio da sottovalutare nel turbolento mare dell'industria musicale, «a livello burocratico e per quelli che sono tutti gli aspetti legali, di diritto d'autore e quant'altro».

Le radici in Valcolla - La Safe Port Production si appoggia su una realtà ticinese già esistente e consolidata: lo studio di Matteo Mazza a Certara, in Valcolla, «dove abbiamo prodotto tutta la discografia di Terry Blue». Questo ha permesso di partire subito con il vento in poppa con alcuni progetti. «Il primo è Luca Fellaz, un cantautore locarnese. Il secondo lavoro è una poesia di mio padre Fabio Pusterla, musicata da me, che sarà accompagnata da un videoclip e verrà pubblicata prossimamente, in occasione dell'uscita del suo nuovo libro edito da Marcos y Marcos».

«Una delle voci più interessanti del cantautorato ticinese» - Tornando a Luca Fellaz, il giovane musicista sopracenerino «ha in cantiere questo Ep molto interessante: sono quattro brani che mi ha proposto diverso tempo fa. Lo seguo da tempo, siamo molto amici e reputo la sua una delle voci più interessanti che abbiamo in Ticino, nel mondo del cantautorato. Si è affidato a noi» prosegue Pusterla «perché voleva fare un passo in più sul fronte della sperimentazione, così da includere elementi elettronici e composizioni più particolari, che si distanzino un po' dall'universo del folk acustico. Ed è quello che stiamo cercando di fare: abbiamo già registrato gran parte del disco e stiamo procedendo alle fasi finali». Non c'è ancora una data di uscita ma, assicura Leo, non bisognerà farsela sfuggire. «Merita senz'altro di essere seguito».

Aperto a tutti, tranne... - Il progetto discografico è aperto a un gran numero di generi musicali, spiega ancora Pusterla. «Siamo partiti da un cantautore, quindi siamo vicini alle sonorità di Terry Blue. Però siamo apertissimi all'hip-hop, al jazz, al new soul... Gli unici generi che probabilmente non copriremo, ed è una mia lacuna, sono il metal e l'hard rock che non conosco così bene».

La genesi del "porto sicuro" - Come s'intuisce già dal nome, la Safe Port Production vuole essere un "porto sicuro" per chi si addentra tra le insidie del mondo musicale. «L'idea è un po' quella, ma l'espressione "Safe Port" arriva ancora una volta da mio padre. Usava dirla da giovane a mia madre: "Non pensare che io sia il tuo porto sicuro" (ride, ndr). Questa frase mi ha colpito molto, così l'ho ripresa e riutilizzata».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE