Cerca e trova immobili
L'attore canadese rivela i segreti più intimi a People Magazine
NEW YORK - Elliot Page si appresta a pubblicare la sua biografia: "Pageboy". Questa racconta dell'incredibile storia di un bambino che teme di diventare una stella del cinema hollywoodiano: ricordiamo la nomination all'Oscar per "Juno" (2007), l'ottima performance al fianco di Leonardo Di Caprio in "Inception" e le comparse nei film di X-men. Ma il capitolo che il pubblico attende con forse più impazienza è quello dedicato alla sua traiettoria nel diventare la persona trans più famosa al mondo, dopo il suo coming-out nel 2020.
Ora, all'età di 36 anni, Page parla apertamente del suo processo di transizione. In intervista esclusiva a "People Magazine" rivela i segreti più intimi.
Quello che si prova a condividere la propria verità con il mondo - «Sicuramente è una sensazione che non pensavo di poter provare, e si manifesta principalmente nella sensazione di presenza, nella facilità che provo e nella capacità di esistere. Ci sono stati periodi della mia vita in cui mi sentivo davvero inesistente. Molto spesso avviene nei momenti di tranquillità. Parliamo di gioia trans ed euforia. Gran parte di essa si trova nella quiete. Ero sempre chiuso, ansioso. Non mi sembrava mai che la mia pelle fosse mia».
Il significato del suo tatuaggio "E.T. telefono casa" sul braccio - «Guardo E.T. almeno una volta all'anno. Per me è un film perfetto, e ho sempre desiderato poter essere Elliott in quel film, o anche solo sentirmi come Elliott. Mi rispecchiavo in lui come mi rispecchiavo in altri personaggi maschili, ovviamente».
Lo stretto legame con la madre - «La mia relazione con lei è la migliore di sempre. Ho avuto tanto da imparare su molte cose da solo. Ma finalmente condividere la mia verità con lei e dirle dei cambiamenti che stavano per accadere nella mia vita, mia madre è stata immediatamente di supporto. Si è istruita. Credo che ci sia stata una profonda sensazione di sollievo, come se vedesse suo figlio diventare se stesso».
