CANTONE Nuove sonorità e un viaggio negli Stati Uniti

CLARO - Giovani artisti ticinesi crescono. Michel Steyaert, classe 2002, ha importato la sua seconda vittoria in ambito musicale con la pubblicazione del suo nuovo ep "Raccontastorie": «Sono felice che la mia musica sia piaciuta a così tante persone». 

È passato quasi un anno dall’uscita del tuo primo ep. Lo senti ancora tuo o sei già passato oltre?
«È parte di me, anche se la vita va avanti. "20 anni" ha rappresentato una svolta nel mio percorso musicale. È andato oltre le mie aspettative. Credo che il pubblico l’abbia apprezzato». 

Il tuo nuovo ep "Raccontastorie" è uscito di recente. Rispetto all'ultimo è molto più Rock! 
«A casa si ascoltava spesso il genere preferito di mio padre: il rock. Questo ha sicuramente influenzato la mia scelta. Ma non è una novità. Già il singolo "20 anni" era pop-rock. Avendo avuto un buon riscontro, ho seguito quella strada. Mi ritengo pur sempre un artista pop: le sonorità del ep sono quelle dei miei albori musicali: pianoforte e voce».

Nel video di "Raccontastorie" si vede un ragazzo, immerso nei suoi pensieri, vestito di un abito "di marmo". Cosa simboleggia? 
«È vero, si vede questo ragazzo tra le nuvole, fatto di pietra. È un po’ come me. Ogni tanto perso tra i suoi pensieri. Il sasso che forma il corpo del ragazzo, può risultare un po’ freddo e privo di vita. In realtà simboleggia lo sviluppo e la crescita personale. Riprende un po’ la nascita della Terra, dal sasso a quello che si è costruito nel tempo. C’è la contrapposizione dell’essere tra le nuvole e la "costruzione" personale che ti tiene a terra».

Sappiamo che ti recherai negli Stati Uniti a breve. È legato a un progetto musicale? 
«Giusto, fra una settimana partirò per Chicago per un nuovo progetto musicale. È solamente un singolo, ma non voglio ancora rivelare il motivo che mi ha spinto ad attraversare l'oceano. Dico solo "godetevi il mio ep". Alla nuova musica ci sto già lavorando, ma è ancora presto per parlarne».