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All'Eurovision «tutto si riduce a tre minuti sul palco»

MUSICAAll'Eurovision «tutto si riduce a tre minuti sul palco»

28.03.23 - 06:30
Abbiamo incontrato Remo Forrer, rappresentante svizzero all'Eurovision Song Contest 2023
Tio/20M/Giordano
Remo Forrer
Remo Forrer
All'Eurovision «tutto si riduce a tre minuti sul palco»
Abbiamo incontrato Remo Forrer, rappresentante svizzero all'Eurovision Song Contest 2023

LUGANO - Con un sorriso disarmante. Così Remo Forrer - vincitore di 'The Voice of Switzerland 2020' e partecipante svizzero all'Eurovision Song Contest di quest'anno - ci accoglie negli studi RSI di Lugano, dove ha incontrato ieri i media ticinesi.

Devo ammettere, la tua voce è molto limpida. Si tratta soltanto di talento o anche di allenamento? 
«Prima di tutto grazie, perché fa piacere sentirsi dire queste cose (risponde senza riuscire a nascondere una certa euforia). Sicuramente ci vuole orecchio per riuscire a prendere le note giuste, ma è anche importante avere un'educazione musicale. Personalmente ho fatto sei anni di canto, un'ora a settimana. E penso che questo mi abbia aiutato molto. Ho addirittura cominciato prima che mi cambiasse la voce, quindi ho avuto modo di sperimentare con "entrambe le voci" per così dire». 

Hai sempre fatto musica?
«Provengo da una famiglia molto musicale. Abbiamo sempre suonato e cantato a casa. Non tanto la musica che faccio adesso - mio padre suona la fisarmonica. Per un periodo l'ho suonata anche io. Mia madre suonava la tastiera e questa era sempre appoggiata da qualche parte in casa. Un bel giorno mi sono messo a suonarla e da allora non ho più smesso. Le canzoni che suonavo con la tastiera le accompagnavo con la voce e così ho cominciato anche a cantare». 

Come gestisci il tuo successo? 
«Il fatto di avere vinto a The Voice of Switzerland nel 2020 ha sicuramente anticipato tutto quello che sarebbe successo poi e, in un certo senso, mi ha preparato all'avere successo. Per fortuna, mai nessuno mi ha dato sui nervi. In Svizzera siamo particolarmente rispettosi. Sono sempre molto contento quando la gente mi riconosce per strada e viene a parlare con me. Si interessano a quello che faccio e di questo sono estremamente riconoscente». 

Eurovision Song Contest 2023: conosci già i dettagli? 
«Alla fine di aprile volerò a Liverpool dove pernotterò per due settimane in un albergo. Ci saranno molte prove da superare. In fin dei conti tutto si riduce a quell'unica serata, a quei 3 minuti passati sul palcoscenico. Non so esattamente come si svolgerà il tutto, ma sarà sicuramente intenso». 

Hai già un presentimento di come ti sentirai la sera della tua esibizione? 
«Vorrei tanto sapere come mi sentirò quella sera (ride). Per il momento sono curiosamente calmo, ma forse è dovuto al fatto che sono perennemente occupato. Sono sicuro che quando sbarcherò a Liverpool e vedrò l'enorme palcoscenico comincerò a sentire la pressione. Spero soltanto che sarò in grado di gestire le emozioni, così da potermi concentrare sulla performance». 

Cosa si prospetta per il futuro? 
«Naturalmente non c'è soltanto l'Eurovision. Al momento sto lavorando a molti brani che spero di potere pubblicare dopo la competizione». 

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