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MUSICA«Ho sofferto, ora voglio diffondere un messaggio di speranza»

22.12.22 - 06:30
La cantautrice ticinese Cilla lancia "Umori", il nuovo singolo pubblicato con Universal. Un brano che svela un retroscena molto personale.
CILLA
Cilla e la copertina di "Umori".
Cilla e la copertina di "Umori".
«Ho sofferto, ora voglio diffondere un messaggio di speranza»
La cantautrice ticinese Cilla lancia "Umori", il nuovo singolo pubblicato con Universal. Un brano che svela un retroscena molto personale.

LOCARNO - «Un sfogo personale», così la giovane cantautrice ticinese Priscilla Cattaneo, in arte Cilla, racconta il suo ultimo singolo “Umori”, pubblicato per Universal. Un brano intimo che rivela un momento buio della vita dell'artista, ma che al tempo stesso vuole infondere speranza. Un grido per spezzare un tabù ancora troppo occultato nella nostra società. «Ho sofferto di depressione in passato, non per un motivo specifico. Sono stata travolta da alcuni eventi che hanno in seguito aggravato la malattia. È stato un percorso di circa un anno e mezzo, solo quest’estate l’effetto si è ridotto. Non è stato un momento facile».

Cosa vuoi trasmettere con questo brano? 
«Questo brano rappresenta innanzitutto uno sfogo personale. Ero stanca di sentirmi così male, intrappolata in una gabbia mentale. Volevo lanciare il messaggio con la musica: è giusto farsi aiutare. La depressione spesso porta all'isolamento, l’ho provato sulla mia stessa pelle. Si cade nella tentazione di pensare che nessuno potrà mai capirmi. È un messaggio di prevenzione».

Come mai la scelta del titolo?
«Sono una persona molto lunatica, cambio spesso umore. Durante questo periodo buio era difficile controllarli. Ho deciso questo titolo per sottolineare l’importanza degli umori, anche nei momenti difficili».  

La paura lascia spazio ai fiori, cosa rappresentano?
«I fiori sono le persone che mi hanno aiutato durante questo momento buio della mia vita. Sono tutti gli amici e i familiari che hanno lanciato pensieri positivi e messaggi d’incoraggiamento. Mi hanno letteralmente estratto da un buco nero. In particolar modo la mia famiglia è stata molto importante. Le strofe trattano quello che io sentivo quando era sola. Invece il ritornello vuole dare speranza. Ripeto, è stata la presenza dei miei famigliari che mi ha incoraggiato e risollevata».  

“Umori” si discosta, a livello musicale, dal tuo repertorio. Come mai questo cambiamento?
«Non mi sono mai posta grandi limiti e non mi sono mai intestardita con un genere musicale specifico. Mi è sempre piaciuto sperimentare. Seguo molto le emozioni. Se una canzone mi trascina verso un genere di musica, mi lascio trasportare e seguo quell’onda. Cerco di adattare la canzone all’emozione che sento».

“Ho paura di sedermi accanto, a chi mi ha amato solo per sbaglio”, quando si ama per "sbaglio"?
«Questa frase l’ho basata su un momento della mia vita. È capitato di essermi ritrovata in compagnia di persone alle quali volevo molto bene, per poi scoprire che la realtà è diversa. Ho perso tempo ed energia in relazioni che si sono rivelate vuote. Gli amici veri si riconoscono nel momento del bisogno. Nel mio caso ne ho visti pochi. Tante volte ho basato la mia fiducia nelle persone sbagliate». 

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