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Dall'Eritrea a Zurigo, l'elaborazione di un trauma

LUGANODall'Eritrea a Zurigo, l'elaborazione di un trauma

12.09.22 - 06:30
La regista ticinese Caterina Mona porta sullo schermo la solitudine tra una madre e una figlia
Semret - Cineworx
Dall'Eritrea a Zurigo, l'elaborazione di un trauma
La regista ticinese Caterina Mona porta sullo schermo la solitudine tra una madre e una figlia

LUGANO - Lo scorso dieci agosto il Locarno film festival ha ospitato il lungometraggio di esordio di Caterina Mona, regista ticinese nata a Zurigo che ha immortalato con sincerità il passato lacerante di una donna e l'assenza di parole per raccontarlo. "Semret", questo il titolo, arriverà al cinema martedì. Per l'occasione abbiamo intervistato la regista.

«L'idea è nata più di quattro anni fa e il desiderio era quello di affrontare il tema del trauma, e di come i traumi possono essere tramandati nelle generazioni». E Caterina Mona ha trovato il suo espediente narrativo nella scuola di Zurigo frequentata dai suoi figli. Lì ha conosciuto diverse persone che provengono dall'Eritrea, un Paese in cui vige una delle più forti dittature al mondo e che è da anni nel pieno di un conflitto armato con l'Etiopia. Il tasso di emigrazione è molto alto, tant'è che in Svizzera - dati del 2020 - vivono 31'722 cittadini eritrei.

Dall'unione di una realtà vicina al tema forte prescelto dalla regista è nato "Semret", la storia di una madre single che cerca di garantire alla propria figlia una vita migliore di quella che lei ha vissuto da giovane nel suo Paese di origine. È un racconto di poche parole e di solitudine, in cui «i personaggi sono volutamente distaccati». Il film è principalmente girato in tigrino, con sottotitoli in lingua.

"Semret" è una produzione Cineddoke in collaborazione con Cineworx e Rsi. È stato ospitato in Piazza Grande a Locarno durante i giorni della kermesse annuale cinematografica. Per Caterina Mona è stato emozionante vedere il suo film di esordio sul grande schermo. «Mi sono dovuta preparare. Ho degli amici che hanno già fatto film e che mi hanno consigliato di cercare di godermelo e di non stressare troppo. E ci sono riuscita, è stato davvero piacevole».

La pellicola verrà data in anteprima martedì alle 20:30 al Lux di Massagno e la sera seguente, alla stessa ora, all’Otello di Ascona. Entrambe le serate avranno come apertura un aperitivo eritreo e la regista sarà presente in loco per confrontarsi con il pubblico. A partire dal 15 settembre sarà disponibile in diverse sale ticinesi.

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