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CANTONETutta la fatica che c'è in un cartone: «È un lavoro che i giovani non sognano più di fare»

08.09.22 - 06:30
A tu per tu con Hisashi Kagawa, “papà” di tantissimi anime da leggenda, fra i quali anche “Sailor Moon”
Netflix/Japan Matsuri
Tutta la fatica che c'è in un cartone: «È un lavoro che i giovani non sognano più di fare»
A tu per tu con Hisashi Kagawa, “papà” di tantissimi anime da leggenda, fra i quali anche “Sailor Moon”

BELLINZONA - Oltre a gastronomia, maschere e spettacoli il giapponese Japan Matsuri fa anche rima con anime e manga. E non potrebbe essere altrimenti. Anche questa edizione post-Covid dell'apprezzata manifestazione bellinzonese - che si terrà questo fine settimana - può contare fra i suoi ospiti alcune penne veramente d'oro dell'animazione nipponica. Fra queste c'è senz'altro Hisashi Kagawa, animatore e direttore dell'animazione di grandissimi classici come “Sailor Moon”, “Pokémon” e cult più recenti, come “Toriko”.

«Per quanto riguarda “Sailor Moon” ho iniziato a lavorarci in corsa, a partire dall'episodio 14», ci racconta Kagawa-sensei, «molte cose erano state già decise ma molte altre no, in questo senso ho lavorato molto sulle trasformazioni e sulle mosse speciali delle protagoniste. A quei tempi il numero di disegni che si potevano utilizzare erano limitati ed è stata una grande sfida. A guardarmi in dietro sono solo in parte soddisfatto, punto alla perfezione, ma è ancora oggi così! Se ho una marinaretta preferita? Assolutamente Sailor Jupiter, mi sono occupato di persona degli episodi in cui ha debuttato».

Passando invece ai mostriciattoli “collezionabili” di Nintendo: «A vedere oggi quanto siano diventati famosi e onnipresenti spesso rimango davvero sbalordito! Uno dei ricordi più piacevoli che ho di quegli anni erano i miei figli, erano grandi fan del cartone animato ed erano davvero felici di sapere che papà ci aveva lavorato! Qual è il mio Pokémon preferito? Difficile da dire, è passato così tanto tempo, ma sceglierei i classici: Pikachu, Entei, Psyduck e Snorlax. Perché? Perché sono così carini...».

Al momento l'animazione giapponese, così come molti altri settori in altri ambiti, si trova in una grossa crisi di personale che si traduce poi sulla qualità... che ne pensa Kagawa-sensei? «I lunghi orari di lavoro e la paga bassa sono solo uno dei motivi, la verità è che pochi giovani vogliono fare questo lavoro e chi è motivato spesso necessita di un periodo di formazione lungo prima di essere all'altezza. Per questo dobbiamo puntare sulla formazione, e alcune aziende si stanno muovendo in quella direzione, ma purtroppo sono ancora troppo poche. Devo dire che un po' mi intristisce pensare lavorare nel mondo dell'animazione per molti non sia più un sogno».

Hisashi Kagawa incontrerà i fan sia sabato 10 che domenica 11, in questo caso con una sessione di autografi.

La prevendita è attiva su biglietteria.ch

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