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Arriverà in Ticino il 27 luglio, pronto a offrire al pubblico uno spettacolo molto intimo. Lo abbiamo intervistato.
BELLINZONA - La seconda serata di Castle on Air avrà molte facce, dalle più semplici alle più esuberanti. A dar loro forma la voce e la performance di Achille Lauro, accompagnate da 52 elementi di orchestra e da cinque componenti della band. Lo spettacolo nascerà e si evolverà «in maniera molto dinamica».
Il 27 luglio il palco di Castelgrande dà appuntamento ai fan dell'artista più trasgressivo della scena italiana. Achille Lauro, con il suo tour "Superstar - Electric Orchestra", porterà uno show tutto nuovo che sarà un crescendo in dinamicità. Raggiunto al telefono mentre viaggiava da una tappa all'altra del giro musicale, Lauro spiega che l'idea in sé dello spettacolo è di rendere qualcosa di molto intimo in cui si possono vedere varie sfumature. «Ci saranno tante identità che mostreranno molte facce di me, dalle più semplici alle più esuberanti».
L'artista non era mai venuto in Ticino, o perlomeno non aveva visitato la regione per motivi ufficiali. E anche Castelgrande sarà una gran prima volta: «Ho visto alcune foto». E in merito alle location, da quella di Bellinzona a quella di Roma, sottolinea che sono tutte in un certo modo «alte. Anni fa erano solo un traguardo da raggiungere».
Il tour di Achille Lauro, come quelli di numerosi artisti, si sta purtroppo svolgendo in un momento in cui il Covid ha rialzato la testa. Tuttavia rassicura: «Cerchiamo di fare tutto in sicurezza, per quanto sia possibile. Speriamo che nessuno venga contagiato perché sarebbe un bel problema. Ma anche quando facciamo autografi e foto cerchiamo sempre di portare mascherine e di mantenere le distanze».
Per ora il tour sembra filare liscio, il responso del pubblico di Milano, Bologna e Brescia è più che positivo. Il motivo è sicuramente da ricercare nel fatto che Achille Lauro cerca sempre di portare sul palco qualcosa di originale. Un tocco, il suo, che viene spesso accompagnato da critiche, che però difficilmente preoccupano l'artista. Ricevere commenti negativi vuol dire «che sto arrivando a un pubblico nuovo, a persone che non mi conoscevano».
C'è però l'eccezione. Non gradisce che gli venga detto che le sue provocazioni sono fine a loro stesse. «Non lo sono mai. C'è sempre un grande concetto dietro quello che facciamo».
