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STATI UNITITrent'anni di prigione per R. Kelly

29.06.22 - 21:39
Il cantante è stato riconosciuto colpevole di traffico e sfruttamento sessuale di minori.
keystone-sda.ch (E. Jason Wambsgans)
Nessuno sconto di pena per il 55enne.
Nessuno sconto di pena per il 55enne.
Fonte ats ans
Trent'anni di prigione per R. Kelly
Il cantante è stato riconosciuto colpevole di traffico e sfruttamento sessuale di minori.

WASHINGTON - Il cantante R. Kelly è stato condannato oggi dal tribunale federale di Brooklyn (New York) a 30 anni, il massimo della pena chiesto dall'accusa, per aver adescato donne e bambini e per aver guidato per oltre due decenni una rete criminale a Chicago che reclutava donne sottoponendole ad abusi sessuali e psicologici.

L'ex star 55enne, autore tra l'altro del pezzo "I believe I can fly" per il quale ha vinto un Grammy bel 1996, era stato riconosciuto colpevole lo scorso settembre da una giuria dopo che l'accusa l'aveva descritto come uno «stupratore seriale e un predatore che manteneva il controllo sulle sue vittime con qualsiasi trucco».

La sua squadra di avvocati, la stessa che è riuscita a far rimettere in libertà il comico Bill Cosby dopo una condanna per molestie sessuali, aveva cercato invano di ottenere una pena più mite invocando gli abusi che lo stesso cantante avrebbe subito anche in famiglia durante l'infanzia.

Quarantacinque i testimoni che si sono alternati alla sbarra durante il processo, di cui undici vittime dell'ex stella dell'R&B, il cui vero nome è Robert Sylvester Kelly. «Le sue azioni sono state sfacciate, manipolative e coercitive. Non ha mostrato rimorso o rispetto per la legge», si legge nella sentenza.

Cruciale per l'accusa è stato, inoltre, il rapporto di Kelly con la defunta cantante Aaliyah. Il cantante le aveva scritto e prodotto il suo primo album, "Age Ain't Nothin' But A Number", e poi l'aveva sposata quando lei aveva solo 15 anni perché pensava fosse incinta. Il suo ex manager ha ammesso in tribunale di aver corrotto un impiegato dell'anagrafe per ottenere un documento falso che consentisse il matrimonio, che poi è stato annullato.

La condanna di Kelly è considerata una pietra miliare per il movimento #MeToo poiché è stato il primo grande processo per abusi sessuali in cui la maggior parte delle accusatrici e vittime erano donne afroamericane. Inoltre delle nefandezze di Kelly si era speculato per anni ma nessuno era mai stato in grado d'inchiodarlo.

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