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LUGANO«Anche nel wrestling c'è bisogno di cattivi, che ne sarebbe di Batman senza il Joker?»

10.05.22 - 06:30
Parola dell'asso italiano Fabio Ferrari, che questo sabato 14 maggio sarà sul ring di Pro Wrestling Live Lugano XII.
Pro Wrestling Live Events
Da destra verso sinistra: Kreen, Belthazar, D3, Fabio Ferrari e Gianni Valletta.
Da destra verso sinistra: Kreen, Belthazar, D3, Fabio Ferrari e Gianni Valletta.
«Anche nel wrestling c'è bisogno di cattivi, che ne sarebbe di Batman senza il Joker?»
Parola dell'asso italiano Fabio Ferrari, che questo sabato 14 maggio sarà sul ring di Pro Wrestling Live Lugano XII.
Per l'occasione si celebreranno anche i 10 anni della lotta “made in Ticino”.

CANOBBIO - Il wrestling ticinese torna sul ring, e con una notevole ricorrenza, questo sabato 14 maggio al Pro Wrestling Training Ticino di Canobbio.

Già perché nella serata ricca d'incontri fra lottatori nostrani e internazionali si festeggiano i 10 anni della luganese Pro Wrestling Live Events. Della card ricchissima della serata, oltre all'asso romano D3, farà parte anche una vera e propria leggenda del wrestling italiano, Fabio Ferrari: uno dei più insopportabili “cattivoni” del quadrato. 

Ciao Fabio, ti va di raccontarti? Da quanto tempo fai il wrestler, come hai cominciato? 

Intanto grazie per questo spazio, è un piacere rispondere alle vostre domande. Pratico il Pro-Wrestling da oltre 15 anni e posso definirmi uno dei pionieri del Wrestling in Italia, con tutti i suoi pro e contro: di positivo l'onore di aver dato vita alla disciplina, di negativo il non aver avuto per tanti anni allenatori preparati.

Una grande fortuna di quel primo gruppo fu quella di vivere il grande successo del Wrestling in Italia del 2004-2006 dove ho avuto la grande occasione d'imparare a suon di calci in bocca, letteralmente, da grandi professionisti della WWE come Test, A-Train, Jamie Noble e molti altri, oltre a lottare di fronte a platee incredibili. Il mio record è 11'000 persone al PalaLottomatica di Roma, un'emozione indescrivibile.

So che, oltre all'Italia, hai combattuto molto all'estero... 

Sono l'unico Pro-Wrestler italiano ad aver lottato in 4 continenti e in 20 paesi diversi tra cui Caraibi, Pakistan, Kuwait, Algeria, e tutta Europa. Detengo attualmente il prestigioso Titolo Europeo della Austriaca EWA, oltre al Titolo Mondiale della EPW (European Pro Wrestling) e il titolo EU de “I Miti del Wrestling”, una delle promotion migliori in Italia. In passato sono stato 6 volte Campione Italiano e ho conquistato un totale di 18 titoli tra Svizzera, Germania, Italia e Francia.

Ho avuto l'onore di lottare in svariati tour con la All Star Wrestling inglese del noto promoter Brian Dixon, la più antica e rinomata federazione d'Europa e ormai unica compagnia dove poter lottare ogni giorno a un livello altissimo. Addirittura la domenica si combatteva in 3 diversi eventi, un'esperienza fondamentale per imparare e comprendere a fondo la nostra disciplina.

Ho poi avuto l'occasione di condividere il ring con grandi nomi come lo svizzero Cesaro, Aleister Black, MVP, Gangrel, Sami Zayn, Tommaso Ciampa, Chris Masters e moltissimi altri, oltre ad aver visitato paesi splendidi grazie a questo sport.

Sei noto per essere un personaggio “scomodo” sul ring (in gergo tecnico un heel) ovvero uno che si fa odiare e fischiare. Come mai?

Il cattivo serve per far si che il buono sia davvero tifato dal pubblico. Ogni film che si rispetti ha un antagonista di prim'ordine, chi sarebbe Batman senza Joker? O Superman senza Lex Luthor? Il Wrestling Professionistico è un action movie dal vivo, «buona la prima» come si dice. Sono stato un favorito (o babyface, in gergo tecnico) per tanti anni in Italia, ma all'estero il mio personaggio dell'arrogante italiano spocchioso figlio di papà, proveniente da una ricchissima famiglia, funziona alla grande.

 Anche da “cattivo”, secondo te, ci si tolgono delle soddisfazioni? Come è per te venire fischiato costantemente?

Ognuno di noi ha un ruolo all'interno dello show. Questa semplice regola spesso non viene compresa da molti miei colleghi e l'egocentrismo ha la meglio, portando ragazzi talentuosi a bruciarsi ancor prima di ottenere qualche traguardo importante.

La mia filosofia è quella di trarre il meglio e il positivo da ogni situazione: il risultato non può che essere un successo e le soddisfazioni arrivano poi di conseguenza. La gente mi fischia ma in fondo tutti sanno bene che sono il migliore e vorrebbero essere come me.

 Cosa ti aspetti dal match di Lugano? Sei mai stato in Svizzera, come ti trovi?

Il pubblico Svizzero è uno dei più caldi e appassionati d'Europa, ho lottato spesso sia in Ticino che in Svizzera interna e ogni volta è un'esperienza fantastica. Il Nel wrestling la platea è fondamentale, mi aspetto quindi un tutto esaurito perché sarà una serata spettacolare dall'inizio alla fine e sarebbe un vero peccato perderselo.

Finalmente il pubblico svizzero potrà vedere all'opera il migliore d'Europa e comprendere cosa significa essere un uomo italiano di livello superiore, quindi comprate i biglietti e venite a venerarmi! 

L'inizio degli incontri è previsto per le 20.30. La prevendita è già attiva su biglietteria.ch

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