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Il messaggio di pace di Joseph Capriati: «Spero che tra il male e il bene, sia più forte il bene»

RIAZZINOIl messaggio di pace di Joseph Capriati: «Spero che tra il male e il bene, sia più forte il bene»

03.03.22 - 06:00
Per la prima volta il Vanilla Club ospiterà, sabato 5 marzo, uno dei più grandi Dj al mondo
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Il messaggio di pace di Joseph Capriati: «Spero che tra il male e il bene, sia più forte il bene»
Per la prima volta il Vanilla Club ospiterà, sabato 5 marzo, uno dei più grandi Dj al mondo

RIAZZINO - Uno dei più grandi Dj techno al mondo arriva in Ticino. Stiamo parlando di Joseph Capriati, che sabato 5 marzo sarà al Vanilla Club di Riazzino per un appuntamento da non perdere.

Ciao Joseph, come stai?
«Ciao! Io sto benissimo, grazie. Carico e concentrato».

Come sta andando la ripartenza dell'attività live dopo la lunga pausa forzata causa pandemia?
«La ripartenza sta andando bene: il settore ha una gran voglia di ripartire, la gente ha voglia di libertà, di ballare e di sfogarsi e divertirsi con la musica. Come è giusto che sia».

Appena usciti da una tempesta ne è scoppiata un'altra...
«Non si può certamente nascondere tuttavia che gli animi siano rattristati e ovviamente colpiti dalla situazione conflittuale che sta affliggendo l’umanità in questo periodo particolare, che speriamo tutti possa risolversi al più presto e nel migliore dei modi. Non c’è spazio per la guerra nella concezione delle persone che come me vivono di musica e cercando di trasmettere un messaggio di libertà».

Come vedi il pubblico? "Affamato" di voglia di divertirsi e desideroso di lasciarsi alle spalle i brutti pensieri?
«Certo, il pubblico è sicuramente affamato, ma soprattutto è concentrato sulla musica. Il mio è un pubblico attento, che sta crescendo e seguendo la musica molto più di prima - e questa è ovviamente una cosa che mi rende felice».

Con "Metamorfosi" hai dato il via a un'operazione che, più ancora che musicale, è culturale: come sta andando?
«Sì, il mio album "Metamorfosi" è stato sicuramente l’inizio di un'operazione musicale e culturale, e devo dire sta andando davvero benissimo! È un progetto a lungo termine: l’album non è stato concepito per creare hype sulla base delle vendite, ma è stato soprattutto concepito per lasciare qualcosa di unico nel tempo. Artisti - e per me mentori - del calibro di Carl Cox ed Adam Beyer lo hanno definito come un progetto "timeless", e questo mi onora: fare musica senza tempo non è qualcosa che pianifichi, ma è qualcosa che ti esce dal cuore ed è esattamente quello che è successo con "Metamorfosi". Non posso svelare più dettagli, ma è in arrivo un annuncio per me molto importante legato ovviamente a questo progetto. Restate aggiornati!».

In una recente intervista abbiamo scoperto che sei stato a un passo dal diventare un poliziotto: possiamo dire che un intoppo burocratico ti ha cambiato la vita?
«Sì, possiamo assolutamente dirlo. Come ho raccontato in un’intervista anche ultimamente su M2O Radio in Italia, fondamentalmente non mi hanno accettato perché mancava un documento, che io ero sicuro di aver spedito. Quindi sì, un intoppo burocratico mi ha cambiato la vita, ma se posso dirti una cosa, io credo che le cose vadano sempre per il verso giusto quando desideri qualcosa con tutto il cuore. E fare il Dj, mettere dischi e far ballare le persone, è quello che ho sempre desiderato di fare da quando avevo 11 anni. Questo è sempre stato ed è il mio sogno, oggi e ogni giorno. Quindi non è stato un intoppo burocratico, ma è la musica che mi ha cambiato e mi cambia la vita ogni giorno».

Tornerai a girare il mondo in questo 2022?
La situazione è da capire… Sono molto toccato dai conflitti che stanno caratterizzando questo periodo, posso solo dire che spero che tra il male e il bene, sia più forte il bene. Per rispondere alla tua domanda: certo, rispetto alla pandemia, sto girando: sono tornato da poco dal Sud America, partirò tra un paio di settimane per Stati Uniti e Canada. Sì, sicuramente sono tanto felice di poter ricominciare a esibirmi con il pubblico: per me la musica è un qualcosa che ci unisce, che ci lega. Spero di poter continuare a dare il mio contributo - anche con le mie produzioni - nel portare felicità e gioia nel mondo».

Sarà la tua prima volta al Vanilla Club: cosa ti aspetti di trovare?
«Sì, sarà la mia prima volta! Ho ovviamente visto dei video del club e ne ho sentito parlare: mi sembra una struttura di un certo livello, oltre a trasmettermi una sensazione molto positiva. Mi aspetto un’atmosfera fresca e good vibes. Non vedo l’ora e ci vediamo lì, grazie e a presto!».

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