«Ma diciamo che se vincesse la Svizzera non ci rimarrei poi così male» aggiunge la showgirl
MILANO - Questa sera Italia e Svizzera si sfideranno nell'ambito dei campionati europei di calcio. La Gazzetta dello Sport, per l'occasione, ha intervistato la svizzera più amata dagli italiani: Michelle Hunziker.
«I miei primi sedici anni li ho vissuti in Svizzera, ma ormai l'Italia è entrata nella mia anima, è veramente dura fare un pronostico». Incalzata, la 44enne si sbilancia: «È un casino, il cuore è diviso a metà, però ormai sono troppo affezionata all'Italia: sto per gli azzurri, ma diciamo che se vincesse la Svizzera non ci rimarrei poi così male» aggiunge la showgirl.
La Nazionale italiana «mi piace molto per l'entusiasmo, per il senso di appartenenza, per quello spirito di gruppo che è l'essenza dello sport di squadra» spiega Michelle, che considera il commissario tecnico Roberto Mancini «una persona che va dritta all'obiettivo».
La Svizzera, prosegue, le ha dato «sin da bambina la disciplina e la consapevolezza che nulla è facile e scontato, che bisogna darsi da fare per raggiungere ogni minima cosa. Mi ha anche insegnato ad amare lo sport», che è «fondamentale per la mia vita, non per l'estetica, quella è l'ultima cosa, ma per il sacrificio e la dedizione che impone». Infine cosa rappresenta per lei, nativa di Sorengo, la vicina Italia: «Voi venivate a fare il pieno da noi, ma il pieno l'ho fatto io nel vostro Paese. L'Italia mi ha dato lavoro, famiglia, certezze, pubblico, tutto».