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INDIARihanna difende i contadini indiani: Nuova Delhi la ammonisce

03.02.21 - 11:31
Il Ministero degli esteri indiano dopo il tweet della cantante: «Commenti sensazionalistici né accurati né responsabili»
Keystone
Rihanna difende i contadini indiani: Nuova Delhi la ammonisce
Il Ministero degli esteri indiano dopo il tweet della cantante: «Commenti sensazionalistici né accurati né responsabili»

NUOVA DELHI - Non è piaciuto al governo indiano l'intervento social di Rihanna in merito alle proteste contadine che da settimana scorsa interessano l'area di Delhi. Dopo che la cantante barbadiana ha twittato il proprio sconcerto per il blocco di internet nell'area delle manifestazioni, l'esecutivo indiano l'ha invitata a evitare «sensazionalismi».

«Perché non si parla di questo?!», si chiedeva ieri in un tweet l'artista 32enne condividendo un articolo della CNN in cui si segnalava il perdurare, lunedì, dell'assenza di copertura di rete in diversi distretti intorno alla capitale. Il blocco - disposto dalle autorità locali per limitare la capacità dei dimostranti di organizzarsi - avrebbe infatti dovuto essere levato domenica.

L'interessamento di Rihanna - seguito da tweet simili di Greta Thunberg e della nipote della neo vicepresidente americana, Meena Harris - non è piaciuto però per niente a Nuova Delhi.

In un comunicato odierno in merito ai «recenti commenti di soggetti stranieri» sulle proteste, il Ministero degli affari esteri indiano afferma: «Prima di affrettarsi a commentare su simili questioni, invitiamo ad accertarsi dei fatti e a comprendere adeguatamente le problematiche in gioco». E senza citare esplicitamente Rihanna continua: «La tentazione di commenti e hashtag sensazionalistici sui social media, specialmente quando vi fanno ricorso celebrità e simili, non è né corretto né responsabile».

Nella nota, il governo indiano sottolinea in particolare che la riforma agraria contro cui «una parte molto piccola dei contadini» protesta è stata approvata dal Parlamento indiano «dopo un dibattito e una discussione completi». A suo avviso, inoltre, le manifestazioni sarebbero pilotate da «gruppi d'interesse tutelati dalla legge che tentano di attuare la loro agenda» politica. 

      

   

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